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Acireale – 25 aprile ANPI e Amministrazione comunale non trovano un accordo.

festa-liberazioneQuestione complessa che ha avuto il suo inizio subito dopo la manifestazione carnevalesca del 2016. Nel depliant della Fondazione del Carnevale di Acireale, in ultima di copertina, si rimandava al “Carnevale dei Fiori” e si dava appuntamento per il 23/24 e 25 aprile 2016. La sezione ANPI di Acireale non ha accettato, da subito,  che il Carnevale dei Fiori venisse celebrato anche il 25 aprile, giornata in cui si festeggia in tutta Italia la Liberazione dal nazifascismo. Ne è nato un batti e ribatti sull’opportunità o meno di far coincidere il carnevale dei fiori con la liberazione, poi seguirono gli interventi degli  onorevoli Burtone, Campanella, Bocchino e Albanella che con delle interrogazioni parlamentari sollevarono il caso portandolo alla platea nazionale. Successivamente con una nota l’ANPI provinciale comunicava che stava valutando se vi erano gli estremi per una denuncia al sindaco Barbagallo “per non aver concesso il suolo pubblico all’ANPI di Acireale” per una manifestazione che si sarebbe dovuta svolgere durante le ore pomeridiane. Suolo pubblico, va ricordato, già impegnato per la kermesse dei fiori.  Segue una nota durissima dell’on. Nicola D’Agostino che ha avuto il solo risultato di aumentare le polemiche e il livello di scontro.

Passano i giorni e il Carnevale dei Fiori diventa Parata dei Fiori ed infine Festa dei Fiori e siccome le parole sono importanti gli analisti hanno ben compreso che il cambio della denominazione della festa, non casualmente, era transitato da “carnevale”  a festa. Un passo avanti accompagnato dalla determinazione dell’amministrazione comunale di Acireale di apporre la mattina del  25 aprile una targa commemorativa (proprio all’inizio del corso Umberto). Altro passaggio,  l’amministrazione si era data disponibile, secondo le indicazioni del Prefetto, di stoppare la manifestazione dei fiori intorno alle ore 19.00 del 25 aprile per permettere lo svolgimento di una cerimonia commemorativa per i partigiani acesi uccisi.

Nell’ultimo incontro tra i rappresentanti dell’ANPI di Acireale e l’amministrazione Barbagallo però la situazione si è di nuova complicata e le possibilità di concordare un’azione congiunta svanita. L’ANPI ha chiesto, infatti, che la manifestazione commemorativa venisse effettuata solo la sera evitando così una replica con quella del mattino. L’ANPI di Acireale ha così ha motivato la richiesta di produrre una sola manifestazione nelle ore pomeridiane:  “Una sola manifestazione nel pomeriggio è stata la nostra richiesta, proprio per dar luogo ad una momento di memoria che potesse coinvolgere  tutta la città e non solo una parte politica”. Altra richiesta dell’ANPI di Acireale è stata quella di richiedere al sindaco Roberto Barbagallo di voler produrre un’ordinanza sindacale in cui si doveva ricordare ai cittadini che per il 25 aprile, per la terza giornata della Festa dei Fiori, non dovevano essere usati (quindi neanche venduti) coriandoli, spy, maschere carnevalesche. Richieste che sono di fatto il frutto e la sintesi dell’incontro tenuto in Prefettura.

Su questi due punti (una sola manifestazione pomeridiana e ordinanza sindacale che doveva indicare il divieto di usare maschere e coriandoli per il 25 aprile) amministrazione e ANPI non hanno trovato un’intesa.  Altro punto che non ha trovato convergenze è stato relativo al fatto che non si chiarito ne risolto chi tra Ente e ANPI doveva organizzare l’evento pomeridiano.

Il 25 aprile in mattinata l’amministrazione apporrà una targa in ricordo delle vittime acesi del nazifascismo, nel pomeriggio, con molta probabilità, non vi sarà alcun evento commemorativo della Liberazione. Se la storia continua al momento non è dato saperlo, certamente rimangono alcuni dati. Acireale per mesi ha parlato del 25 aprile, dopo 71 anni in città si avrà un ricordo indelebile in memoria di quegli acesi che hanno pagato con la vita il loro opporsi alla dittatura fascista. Rimane anche una mancata possibilità e speranza di coesione cittadina intorno a questa importante ricorrenza e rimangono attriti e distanze che neanche la buona mediazione del Prefetto è riuscito a colmare.

(mAd)

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