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Acireale – 800 mila € per il progetto Acivivibile hanno reso Acireale più vivibile? di Stefano Alì

ACIREALE – Il 5/6/2015 il Comune di Acireale ha stipulato un Contratto con la ditta Project Automation per la realizzazione del progetto Acivivibile, aggiudicato con il ribasso del 3% per la cifra di  654.395 + iva.

Oggetto del bando era la fornitura di un “Sistema per il monitoraggio e controllo della mobilità e dell’inquinamento da traffico veicolare“. Finanziamento P.O. FESR 2007-2013 Linea 6.1.3.6. Il finanziamento regionale riguarda il tema –“Azioni di recupero e tutela della qualità dell’aria nelle Aree Urbane”.

Il sistema prevedeva:

  1. Sistema di controllo dei varchi della ZTL
  2. Postazioni di rilevamento del traffico
  3. Sistema di rilevamento delle infrazioni al codice della strada
  4. Azioni di sensibilizzazione sul tema

Idee bellissime ma i soldi pubblici investiti alla fine non ci hanno lasciato nulla se non due autovelox posti in via Cristoforo Colombo utilizzati solo per rimpinguare le casse comunali.

Infatti il sistema di controllo varchi della ZTL non è mai partito, sicuramente non è funzionante, oggi c’è solo una telecamera montata e le altre 4? Vista l’assenza della ZTL, il rilevamento delle targhe sarebbe potuto essere utilizzato almeno per rilevare le auto che transitano senza assicurazione attiva. Ma ci sarebbero dovuto essere le telecamere.

Oltretutto è anche posto in un’area che non è neanche individuata come ZTL.

Il nostro comune molto trasparente non ha mai pubblicato un dato relativo al traffico misurato ne dei dati relativi all’inquinamento. I risultati di questo finanziamento non sono stati utilizzati nella sperimentazione della ztl del 2016, e non vengono neanche nominati nel piano della mobilità urbana. Mi chiedo ma è funzionante? Esiste un’analisi del traffico? Esiste un’analisi dell’inquinamento?

Ci resta il ricordo di qualche manifesto che invitava alla convivenza (non so quanto apprezzato dalla Chiesa), in pieno stile fumo negli occhi, ed un sito assolutamente inutile www.acivivibile.it dove non viene riportato alcun dato fra quelli raccolti (se vengono effettivamente raccolti).

Mi auguro un intervento dell’OLAF ad Acireale, http://ec.europa.eu/anti-fraud/home_it, ad Acireale fra Villa Belvedere, Acivibile, Municipio, Pannelli fotovoltaici etc. potrebbe lavorare per mesi. E bisognerebbe porre molta attenzione nell’assunzione di responsabilità, come nella delibera di giunta n. 33 del 23/02/2017 in cui si dichiara che l’opera è funzionante.

Vediamo un pò più in dettaglio cosa era previsto.

Tema bellissimo un salto nel futuro.

Sogno ad occhi aperti, Acireale una vera SmartCity, ecco infatti gli obiettivi assolutamente condivisibili.

Ed ecco l’architettura prevista.

Infine ecco il dettaglio dell’opera prevista:

  1. Sistema di rilevamento delle infrazioni (passaggio col rosso e infrazione di velocità). Banalmente un sistema che rilevasse il passaggio col rosso ed un autovelox.
  2. Sistema di controllo degli accessi, varchi ZTL, il sistema, attraverso delle telecamere dislocate nei punti di intersezione della ZTL con le vie aperte al transito, deve fotografare e rilevare le targhe dei veicoli che transitano nella ZTL, individuando quelle abilitate (lista bianca) evidenziando quelle sospette.
  3. Postazioni di rilevamento del traffico

Una serie di postazioni situate negli snodi a maggior traffico per effettuare una rilevazione automatica dei transiti veicolari. Registrando il numero di transiti, la velocità ed il senso di marcia.

In corrispondenza alla postazione ci sarebbe dovuta essere una postazione meteo per rilevare temperatura, velocità del vento, umidità etc..

  1. Piattaforma di acquisizione ed elaborazione dati

I dati raccolti dovevano servire a sanzionare i transiti irregolari nella ZTL e soprattutto a elaborare un’analisi del traffico e dell’inquinamento. Attraverso opportuni modelli

  • ricostruire la matrice di domanda di mobilità (matrice di origine/destinazione, O/D) e distribuire il traffico sull’intera rete stradale a partire dai volumi di traffico osservati presso le postazioni di rilevamento del traffico previste nell’appalto;
  • determinare la pressione ambientale della rete di traffico attraverso la stima delle emissioni inquinanti atmosferiche, sulla rete stradale e, se possibile o sensato, in corrispondenza di sorgenti e pozzi di traffico (zone O/D);
  • simulare dinamicamente ed in modo tridimensionale il trasporto e la diffusione degli inquinanti in atmosfera, ottenendo mappe di concentrazione per tutti i parametri statistici (medie, percentili, massimi, numero di superi, ecc.) e per i diversi inquinanti primari (CO, NOx, PM10, PM2.5, benzene).

Il tutto realizzando modelli OLAP e esportando il dato georeferenziato, mappando così le informazioni sul sistema territoriale del comune di Acireale. Creando inoltre modelli storici su cui effettuare verifiche nel tempo.

Il sistema prevedeva tutta la dotazione hardware e software per gestire la notevole mole di dati ed eseguire le elaborazioni oltre all’infrastruttura di rete per l’integrazione fra i vari sottosistemi e la periferia.

I pali e le telecamere in Corso Umberto (angolo via Currò, Via Tono, Piazza Garibaldi, Via Fabio e Via Scionti) sono i punti di rilevamento per il controllo della ZTL.

Le altre miseramente non funzionanti:

Mentre Le telecamere in Piazza Indirizzo, Via delle terme, Via Loreto e Via Lazzaretto servono a rilevare il traffico.

Per quanto riguarda il controllo della velocità sono stati posizionati due autovelox su Via Cristoforo Colombo.

In parallelo erano previsti 80.000 € per azioni di sensibilizzazione

Azione 1: Sensibilizzazione dei gruppi di interesse e dell’opinione pubblica attraverso l’organizzazione di un seminario di illustrazione degli interventi realizzati e dei benefici che comporta.

Azione 2: Realizzazione di un depliant divulgativo sul progetto ACI VIVIBILE

Azione 3: Programma di educazione ambientale rivolto alle scuole

Azione 4: Realizzazione di una campagna di affissioni

Ennesimo spreco di denaro pubblico? Qualche sciocco giustificherà lo spreco dicendo “tanto sono soldi della comunità europea” dimenticando che viene finanziata dagli stati nazionali e quindi dalle nostre tasse, tralasciando soprattutto su quanto il nostro territorio abbia un assoluto bisogno di investimenti proficui.

(Stefano Alì)

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