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Acireale – Barriere architettoniche, Palmina Fraschilla: “Io ci sono e voi?”

ACIREALE – Tante sono le piccole opere da realizzare e altre da rimuovere per favorire ai disabili gli accessi in ogni strada, in ogni struttura del territorio acese. Un lavoro complesso, lungo, articolato che prevede, più che la spesa di ingenti risorse, un atteggiamento culturale e un’attenzione che da troppi anni è rimasta nascosta o dimenticata. Ad Acireale la garante per la disabilità, la dott.ssa Palmina Fraschilla con tenacia e pazienza certosina, continua la sua azione di pungolo e di segnalazione all’amminiastrazione comunale di tutte quelle barriere architettoniche che rendono la città, per i disabili e per tutti i cittadini, una giungla impercorribile.

Ecco cosa afferma la dott. Fraschilla: “Ho prodotto e presentato un’ importante quantità di lettere ed innumerevoli richieste  e che alcune, non tutte, hanno avuto un esito positivo. Il lavoro più grosso è stato realizzato nell’ ambito dell’ edilizia scolastica rispetto all’ abbattimento delle barriere architettoniche. Il Giardino Belvedere , per quanto le mie richieste siano state accolte, risulta a tutt’ oggi non fruibile ad alcuno, in quanto non ancora eseguiti i lavori di riqualificazione e ripavimentazione . Nell’ambito dell’istruzione è stata accordata a tutti gli aventi diritto la figura dell’ assistente all’ autonomia e alla comunicazione. Quest’ estate mi impegnerò affinché il solarium di Santa Tecla  sia reso accessibile a tutti e soprattutto alle persone con disabilità motorie ed in carrozzina. Oggi più che una volta, vengono rilasciate le autorizzazioni all’apertura di locali pubblici in edifici privati, previa verifica di accessibilità e nel rispetto delle norme vigenti. E’ stato installato citofono accessibile e cartellonistica presso la Biblioteca Comunale Zelantea . Entro breve tempo sarà realizzata una scivola al Palazzo di Città, ingresso via Lancaster ed installata una pulsantiera per ipovedenti nell’ ascensore dello stesso edificio. Dimentico sicuramente altro ma quello che mi preme dire è che tanto altro si sarebbe potuto fare e che molto di più si dovrà realizzare affinché si possa vivere e realizzare una città accessibile a tutti, a misura di bambini, anziani e persone con disabilità, è necessario che ogni cittadino lo voglia . Tutti dovremmo essere promotori di iniziative, dovremmo pretendere che la politica faccia la sua parte, dovremmo partecipare, tutti dovremmo pretendere locali pubblici accessibili, rispettare le leggi, avere la giusta consapevolezza , la voglia, e la determinazione di pretendere che le cose cambino”.

La tenacia della garante per la disabilità sono certo un punto fermo da dove iniziare ma rimane un dato sconcertante: quante scuole sono in regola con le misure che impongono l’abbattimento delle barriere architettoniche?

(mAd)

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