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Acireale – Illuminazione Corso Italia: ci vorrebbe un poco di esercizio di Stefano Alì

Visti i disastrosi riscontri nell’analisi delle opere pubbliche realizzate ad Acireale evidenziare le anomalie quando si è ancora in fase di progettazione permette all’Amministrazione di intervenire prima che il danno per la città, con costi a carico degli Acesi, sia già prodotto. Sempre che l’amministrazione sia disponibile a cogliere le nostre segnalazioni.

Il progetto viene presentato “appena” dopo più di due anni dalla tromba d’aria del 5 Novembre 2014,  periodo nel quale, malgrado la disponibilità del finanziamento, i residenti sono stati lasciata al buio. L’iter è strano, si passa nel giro di un mese da un progetto con importo di 148.499 € (Determina 658 del 28/11/2016) ad un progetto di 400.000 € (Determina 716 del 22/12/2016). Con la Regione che approva tutto quello che arriva (DDG 1659 per la prima versione e DDG 1787 per la seconda versione).

Probabilmente è un meccanismo per riutilizzare i 251.000 € previsti nel progetto di illuminazione di Corso Umberto (sempre finanziato dalla regione nell’ambito dei danni per la tromba d’aria). Probabilmente perchè (siamo in piena trasparenza) l’illuminazione del Corso Umberto sembra che verrà gestita nell’ambito del project financing dell’illuminazione pubblica di Acireale, inserito recentemente nel piano triennale delle opere pubbliche.

La scelta di come investire la somma inutilizzata sa tanto di improvvisazione, ma ai privati che hanno i tetti ancora scoperchiati invece non viene riservato nulla?

link dell’approvazione.

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_PresidenzadellaRegione/PIR_ProtezioneCivile/PIR_AmministrazioneTrasparente/PIR_Decretiart68LR212014/PIR_Anno2016/PIR_Dicembredal20122016al31122016/DDG%20N%B0%201787.pdf

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_PresidenzadellaRegione/PIR_ProtezioneCivile/PIR_AmministrazioneTrasparente/PIR_Decretiart68LR212014/PIR_Anno2016/PIR_Dicembredal20122016al31122016/DDG%20N%B0%201659.pdf

Visto che sempre di soldi dei cittadini si tratta, vorremmo anche capire bene che interferenze ci sono con la gestione in Project Financing del sistema di illuminazione pubblica del Comune di Acireale.

Il Project Financing che l’Amministrazione ha approvato prevede, a fronte di un canone di un milione e centomila per 22 anni, fra le altre cose l’ammodernamento di tutti i punti luce, circa 9000,  trasformandoli a LED, compresi quelli attualmente a tecnologia SAP “Sodio alta pressione”.

Come mai allora per il progetto di Corso Italia viene prevista la tecnologia SAP ormai obsoleta ed energivora al posto di quella LED? Pessima scelta, totalmente differente da quello che sostiene l’assessore Ardita e di quanto riportato nel comunicato ufficiale della nostra amministrazione. Pagheremo 2 volte? Prima tecnologia SAP e poi trasformazione a LED? Non è uno spreco di denaro pubblico?

Dichiarazione dell’ass. Nando Ardita

http://www.fancityacireale.it/wordpress2/acireale-tromba-daria-corso-italia-finanziati-400-mila-euro-per-lilluminazione/

Altro aspetto sorprendente è quello del concomitante intervento sul marciapiede sempre nel tratto di Corso Italia, altri 427.000 €. Come mai non si accorpano le somme e viene realizzato un unico progetto affidando i lavori ad un’unica ditta invece si procede con due cantieri separati?

Questo semplificherebbe ed economizzerebbe la realizzazione dei lavori che sono strettamente collegati. Costa di meno realizzare un progetto da 827.000 € che due lavori da 400.000 e 427.000 €.

I lavori riguardano gli stessi luoghi, l’installazione dei pali interferisce sicuramente con la realizzazione del marciapiede. Perchè complicare la vita agli uffici con il coordinamento dei lavori? Si preferisce che alla fine siano due ditte a dover ringraziare?

Sempre in tema di spreco di denaro pubblico ci accorgiamo ancora una volta di uffici che non parlano tra di loro. E nessuna sorveglianza e lungimiranza da parte dell’amministrazione. Il PUM, Piano Urbano della mobilità, individua nell’incrocio fra corso Italia e via Verga uno dei punti a rischio su cui intervenire ed in cui realizzare una rotonda. Questo è quanto affermato anche in Consiglio Comunale dal Sindaco. Sia questo progetto che quello del rifacimento del marciapiede di Corso Italia non lo tengono in alcun conto. Quando verrà realizzata la rotonda si raddoppierà la spesa, esattamente quello che ognuno fa a casa propria con i propri soldi.

(Stefano Alì)

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