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Acireale – L’8 marzo e la panchina rossa contro la violenza di genere.

Acireale – L’8 marzo e la panchina rossa contro la violenza di genere. Abbiamo raccolto le dichiarazioni dell’ass. D’Anna, la consigliera comunale Sabrina Renna e del coreografo Giuseppe Marino (Alosha)

“L’assessorato alla Pubblica Istruzione e delle Pari Opportunità abbiamo deciso di dedicare l’8 marzo ad una riflessione sul rapporto uomo – donna mettendo in campo tutte quelle iniziative volte ad educare alla sana relazione. La mattina dell’8 marzo, quindi, ci incontreremo con gli istituti scolastici superiore alla sala Pinella Musumeci insieme a Giuseppe Marino e Vera Squatrito – la mamma di Giordana – per parlare con gli studenti non solo del femminicidio ma della bellezza di una sana relazione uomo/donna. Nel pomeriggio proseguiremo con una cerimonia in piazza Garibali davanti alla panchina colorata di rossa. Colore rosso che non vuole essere il colore del sangue delle vittime  ma il colore della rinascita di una comunità che vuole promuovere la bellezza e le sane relazioni”. Adele D’Anna (Assessore Pubblica Istruzione e delle Pari Opportunità)

“Abbiamo fortemente voluto una panchina rossa per Giordana Di Stefano al centro della nostra Città, in piazza Garibaldi, perché simbolicamente e sostanzialmente si rende necessario sensibilizzare costantemente i cittadini sul tema del femminicidio che si identifica come una piaga sociale non indifferente; in consiglio comunale ho sentito l’esigenza di proporre questa iniziativa e sono davvero contenta che coralmente sia stata accolta! Pertanto l’8 marzo scopriremo e renderemo visibili i colori della panchina per istituzionalizzare la lotta e dimostrare umilmente che la politica deve farsi carico di problemi di sistema per affermare i valori e le regole della democrazia” Sabrina Renna (consigliere comunale)

” La panchina rossa ha un valore indelebile nella lotta al silenzio della memoria. Giordana era una danzatrice, che danzava la sua terra, la panchina rossa si trova in un luogo speciale della città di Acireale, si trova vicino al teatro, il palcoscenico della cultura coreutica dove lei stessa trovava espressione della sua vita, dove proprio sul palco del Maugeri danzò la sua terra, la sua Sicilia attraverso la sua compagnia acese. Giordana era una speranza, aveva preso consapevolezza del valore e della ricchezza della sua terra e la danzava, una speranza interrotta dalla mano di un assassino.” Alosha Giuseppe Marino (coreografo)

(red)

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