ACIREALE – Questa foto inviata nel gruppo FanCity Acireale da una libera navigatrice mi ha sconvolto. Guardando la foto (davvero un clic di follia urbana) mi sono reso conto che le parole servono, le immagini anche di più se si osservano con attenzione e senza superficialità. Quello che ci racconta questa foto è lo scenario di una città nel degrado, nel caos, nell’assenza di ogni forma di vivibilità.
La gente, i palloncini della festa, il traffico veicolare, le bellezze architettoniche, la mamma, il bimbo, l’anziano, il parcheggio al volo, i fiori. Tutti elementi dello stesso scatto fotografico, tutti elementi in contraddizione, tutto in una singola portata: un menù al veleno.
Freccia blu. La festa di Rita nella chiesa di S. Rocco, palloncini e devoti affollano il corso Umberto.
Freccia nera. Il tubo di scappamento del bus di linea.
Freccia rossa. Il bimbo in carrozzina a pochi metri dal caos veicolare, a pochi metri dalle polveri sottili. Quel bimbo avrà respirato inquinanti, avrà sentito più caldo degli adulti e sarà rimasto frastornato dal caos e dal traffico. E’ più bello immagine un bimbo davanti ad un prato, in carrozzina che scivola beato tra i viali di un parco o anche al centro senza automobili.
Freccia gialla. Un parcheggio al volo, stile mordi e fuggi. Un piccolo contributo allo scatto caotico e nervoso di questa foto.
Freccia verde. Fiori. Un tentativo di abbellire il povero centro storico di corso Umberto. Un modo giusto di contribuire alla bellezza, fiori dentro il caos, fiori e intorno il finimondo.
Ho voluto descrivere la foto perché, non esagero, questo è uno di quegli scatti fotografici che disegnano impietosamente una realtà di degrado, confusione, caos urbano, malessere, assenza di vivibilità. Uno scatto che è come un docufilm, una realtà drammatica che, testardamente, stiamo consegnando ai nostri figli, ai bambini, ai visitatori, agli acesi sensibili e impotenti.
(mAd)
