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Acireale non è paragonabile con altre città. Siamo soli e ultimi.

Acireale “non è mai paragonabile” con altre città virtuose solo perché l’inciviltà e l’assenza di senso della comunità sono andati distrutti dopo secoli di rapporti perversi tra governanti e governati. Oggi l’indice di tale disgregazione è visibile in ogni indice di vivibilità mutilato e azzerato dalla mancanza di programmazione.

La vivibilità e gli indici dei Comuni virtuosi è il tema che FanCity Acireale ha  portato avanti da decenni ed è anche per tale ragione che diventa necessario fare chiarezza per capire come si sviluppa un piano organico, un progetto (preferibilmente redatto da professionisti) per il miglioramento degli indici della qualità di vita cittadina.

Al momento possiamo affermare con certezza che l’apertura del corridoio centrale di piazza Duomo è un nonsense ed una contraddizione sia con la pista ciclabile che con il concetto di vivibilità. Urgente predisporre atti esecutivi per la rimozione dell’amianto a Pozzillo con costi che l’amministrazione potrebbe sostenere “in danno” quindi ricevendo successivamente equo risarcimento dai responsabili.

Altro passo per la conquista degli indici di vivibilità è l’acquisto dell’area della Gazzena. Un fatto che metterebbe a tacere le voci di eventuali intenti speculativi e che donerebbe agli acesi un parco suburbano di notevole bellezza. E, sempre rimanendo alla Timpa, la pulizia delle “chiazzette” deve essere un fatto ordinario e non un evento da prima pagina in occasione di Timpaviva o altre manifestazioni.

Per la raccolta dei rifiuti urbani è partito il nuovo capitolato. Il nuovo servizio ed un atteso risveglio civico ci deve portare da un misero 3% ad un 65% di differenziata entro un anno e mezzo.  Ma dalle tante segnalazioni e da un semplice tour in città ci accorgiamo che tra agitazioni sindacali e inciviltà civica imperante, siamo sommersi di rifiuti abbandonati e/o ritirati in colpevole ritardo. Microdiscariche in periferia sorgono come funghi dopo la pioggia.

Infine sostenere gli esercenti dovrebbe essere un imperativo categorico. L’amministrazione potrebbe senz’altro alzare le aliquote comunali a chi tiene negozi sfitti o che affitta a canone superiore ai 1.000 euro. In compenso potrebbe premiare chi affitta con fitti contenuti riducendone le aliquote. Agli esercenti andrebbe anche consentito un abbonamento particolarmente conveniente per la sosta negli stalli blu e far si che durante la chiusura al traffico (nei week end) piccoli eventi, manifestazioni low cost con artisti locali ed altre operazioni creative, possano riportare gli acesi ad acquistare nei negozi del centro.

Spazi sociali e ricreativi per i bambini acesi. Impossibile immaginare una città civile con spazi zero per i più piccoli. Con la villa Belvedere ancora difficilmente praticabile e con il parco delle terme chiuso resta solo lo spazio di Largo Vecchio che non è sufficiente per una città come Acireale. La pista ciclabile è un segnale che da solo muore di solitudine ed affonda nel silenzio di una città che deve ancora produrre tanto per la vivibilità ed il decoro.

Desideriamo, infine, evidenziare quali sono gli indici che permettono di alzare i livelli della qualità di vita nelle città. A) Disponibilità di asili; b) Emigrazione ospedaliera; c) Rapporto impieghi/depositi; d) tasso occupazione; e) Ordine pubblico; f) Tenore di vita; g) Tempo libero spazi e sport; h) Trasporto pubblico; i) Parcheggi; l) Nuove attività produttive.

(mAd)

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