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Acireale, ogni giorno in via Collegio Pennisi

Caro assessore Francesco Fichera abbiamo apprezzato la sua determinazione nell’azione che vede finalmente Acireale con un servizio di raccolta differenziata porta a porta, abbiamo apprezzato le numerose riunioni che lei ha tenuto con i cittadini e con tanti amministratori di condomini ma c’è qualcosa che non va ed è semplice e sotto gli occhi di tutti: Acireale è sporca.

Sporca per le strade, sporca nelle misere aree a verde, sporca in luoghi, sempre gli stessi, che vedono una congrega di devastatori continuare a lasciare spazzatura per strada. Lei mi dirà che non è certo una sua colpa se vi sono degli incivili che continuano a non adeguarsi ai sistemi minimi di decoro e di convivenza civile ed io desidero risponderle che sarà vero ma ciò non toglie che il fenomeno sarebbe dovuto essere represso con energia e tempestività cosa che non sembra essere così se consideriamo che il fenomeno non si riduce ma, anzi, sembra proprio aumentare.

Da queste pagine ci siamo infuriati e continueremo a farlo con i tanti luridi che scaricano la spazzatura in giro, sappiamo che sono state elevate quasi duecento multe e sappiamo che sono stati stanati intorno a cinquecento evasori ma, evidentemente, non basta. Crediamo, infatti, che lei dovrebbe attivare un controllo del terriorio con energia e con la stessa determinazione con cui ha voluto proporre alla comunità il servizio di raccolta differenziata. E’ un opzione che non può più restare inascoltata, i cittadini ligi al dovere e rispettosi dell’ambiente pretendono che si faccia qualcosa di concreto, incisivo, forte e determinato e che lo faccia subito, anzi ieri.
Noi abbiamo sempre posto attenzione agli indici di vivibilità perchè sono i dati veri e concreti per valutare il lavoro di un’amministrazione locale. Ad oggi cosa dobbiamo dire rispetto alle questioni legate alla vivibilità? Che in città è il caos per traffico, per qualità dell’aria, per l’assenza di ogni forma di arredo urbano, per la modalità con cui si vive il territorio? La città non è un luogo di nessuno è di tutti ed è questo (che altro non è che il senso di comunità) che dobbiamo riprenderci e imporlo a chi detesta e osteggia la convivenza civile.
Adesso, però, è giunto il momento di dare il giusto riconoscimento a chi vorrebbe una città pulita, a tutti quelli che incessantemente si battono e utilizzano il loro tempo nel tentativo di consegnare ai propri figli una città almeno civile se non proprio virtuosa.
Lei assessore rispetto al fenomeno dei rifiuti abbandonati per strada, rispetto alle condizioni in cui versano le frazioni, rispetto all’igiene pubblica deve dare risposte e proporre azioni che diano risultati.
Adesso basta vivere nell’indecenza.
(mAd)

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