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Acireale – Regionali, consiglieri comunali tutti a briglia sciolta

ACIREALE – Tempo fa analizzando la composizione delle liste a sostegno dell’amministrazione Barbagallo parlammo della composizione alquanto eterogenea delle stesse e della litigiosità, disorganizzazione e improvvisazione che regnava e regna sovrana e incontrastata.

Pensavamo di vedere svolazzare quaglie e cambi di casacca ad un anno dalla scadenza della consiliatura quando, cioè, si valutano le possibilità degli schieramenti in campo e si sceglie, come di consueto, quello che si ritiene essere il carro vincente ma le elezioni regionali hanno anticipato il movimento delle truppe.

Chi va con Sammartino, chi con Fava, chi va a destra con Musumeci, chi resta nelle retroguardie ma di fatto si muove nell’assoluta autonomia. Tra i consiglieri di maggioranza il famoso “essere nel solco del pd” non sembra essere stato preso alla lettera. Chi va a sostegno dei candidati del PD non lo fa seguendo le orme del simbolo di Sicilia Futura così come  chi va a sinistra con Fava o chi, invece, sposterà i suoi consensi al centrodestra di Nello Musumeci.  In questo senso non possiamo che avere conferma di quanto sostenuto nell’ultimo anno e cioè che la maionese quando impazzisce diventa perfettamente immangiabile.

Se dovessimo fare la conta ci accorgiamo che tra chi sostiene Sammartino, chi Fava e chi il candidato del centrodestra a sostegno dell’on. Nicola D’Agostino rimangono alcuni fedelissimi che continuano a condividere  l’essere maggioranza all’interno della “maionese”.  Momenti difficili per tutti quelli che hanno sostenuto, a torto o a ragione, il governo Crocetta.

In tutto questo caos di stampo acese restano fuori dalla confusione i pentastellati che non trovano sostenitori tra i consiglieri comunali acesi ma che continuano ad essere i favoriti.

Ritornando alla eterogeneità e alla litigiosità all’interno dei gruppi di maggioranza non è sorprendente pensare che ogni cosa sembra volatilizzarsi all’interno di logiche sconosciute ai cittadini ma che assumono contorni di crisi di maggioranza e che possano avere ricadute importanti per l’azione amministrativa.

Necessaria  una verifica di maggioranza? Intanto la campagna elettorale tra qualche settimana entrerà nel vivo, le segreterie si agitano e nessuno tiene conto del tasso di astensione altissimo che, al momento, sembra essere la previsione più vicina alla realtà.

(mAd)

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