ACIREALE – E’ una città sconvolta dalla notizia dell’arresto, tra gli altri, del sindaco Roberto Barbagallo, con la questione giudiziaria che è ancora nel vivo e si aspetta l’interrogatorio di garanzia e ulteriori sviluppi che, si spera, chiariranno meglio la vicenda. A noi, oggi, interessa a questione politica e non ci uniremo al coro dei tifosi ne tantomeno a quello dei giustizialisti. Attenderemo e cercheremo di comprendere ogni passaggio della vicenda ma certamente il dato politico non può essere trascurato.
Se il sindaco di Acireale si dimette. Con le dimissioni del sindaco cadrebbe anche la giunta amministrativa e resterebbe in carica solo il consiglio comunale. I consiglieri, infatti, manterrebbero il loro ruolo fino a nuove elezioni a meno che il 60% decida autonomamente di dimettersi. In questo caso via tutti e si torna, prima possibile e forse a novembre, a votare.
Se il sindaco di Acireale non si dimette. Il vicesindaco Nando Ardita e la giunta continueranno l’azione amministrativa, insieme al consiglio comunale e fino a scadenza naturale del mandato.
Nel primo caso la città vedrebbe il commissariamento, certamente un periodo in cui sarà gestita solo l’ordinaria amministrazione quindi con un significativo vuoto amministrativo/politico. Questa possibilità darebbe un certo vantaggio al centrodestra che ad Acireale ha governato ininterrottamente per oltre 10 anni e che certamente, visto il mancato rinnovamento della classe dirigente, riproporebbe uomini che già abbiamo conosciuto alla guida della città.
Se il sindaco non si dimette, è la seconda ipotesi, ci sarebbe continuità nell’azione amministrativa anche se certamente ferita e vulnerabile per i fatti esposti dalla Procura di Catania. Questa seconda soluzione, dopo l’intervista rilasciata al quotidiano catanese dell’on. D’Agostino, sembra prendere corpo. Afferma infatti l’on. D’Agostino: “Il nostro gruppo ha deciso di andare avanti. E quindi il progetto continua”. Sembra chiaro che la tendenza sia quella di andare avanti anche se la decisione finale resta nelle mani del sindaco Barbagallo che dovrà capire cosa scegliere: il percorso politico o difendersi con serenità dopo aver lasciato la carica di primo cittadino.
Ogni dubbio, siamo certi, sarà presto chiarito dalla decisione che assumerà il sindaco Barbagallo, un uomo ed un progetto che nel giugno 2014 aveva fatto il pienone dei consensi ma che oggi divide i cittadini tra innocentisti e colpevolisti.
Rimane un dato evidente, la città sembra essere avvolta da una nube di scirocco, quella che non fa respirare bene, che acuisce i dolori e che fa capire come sono belle le giornate in cui splende il sole.
(mAd) – ph. repertorio –
