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HomeCronacaAcireale, ZTL - L'ex assessore Coniglio: "Riaprire piazza Duomo non è negoziabile".

Acireale, ZTL – L’ex assessore Coniglio: “Riaprire piazza Duomo non è negoziabile”.

ACIREALE – ZTL, c’è una propoga del provvedimento in atto fino al 15 luglio e intanto tra i cittadini si rincorrono le voci e le ipotesi. Di fatto abbiamo come dato concreto le dichiarazioni del sindaco Alì durante la campagna elettorale di giugno. “Concorderemo orari e stagioni per l’istituzione della ztl e insieme a piazza Duomo dobbiamo includere anche il corso Umberto”. Come queste affermazioni si tradurranno in fatti lo vedremo tra pochi giorni, intanto abbiamo voluto sentire l’ex assessore Antonio Coniglio che, non molto tempo fa, ha svolto un ruolo di mediazione con le parti per poi giungere alla conclusione di rimodulare gli orari di chiusura per i corsi principali del centro città e istituire la chiusura h. 24 di piazza Duomo.

L’INTERVISTA

mAd:  Antonio Coniglio, come si è giunti, durante il suo mandato, alla chiusura h.24 di Piazza Duomo al traffico veicolare privato?

Antonio Coniglio (ex ass. Cultura e attività produttive): “In un ragionamento riguardante l’isola pedonale, che sappiamo ha avuto diversi momenti di sperimentazione nelle more del “piano urbano del traffico” concordate proprio con chi redige il put, abbiamo ritenuto un punto fermo – insieme all’Università di Catania – istituire la ztl h. 24 al Duomo. E’ evidente che in qualsiasi città che vuole avere uno sviluppo turistico e culturale, il centro storico (ovvero dove c’è il nostro barocco) deve essere permanentemente chiuso al traffico veicolare privato. Ricordo inoltre che abbiamo sperimentato delle forme flessibili che hanno riguardato il corso Umberto e il corso Savoia con orari che hanno subito delle variazioni, dovute alla concertazione con i commercianti. Il modello di isola pedonale sperimentato e attuato l’anno scorso, a mio avviso, ha dato esiti positivi. La chiusura dei corsi Umberto e Savoia, dalle ore 18.00 in poi, non ha danneggiato i commercianti ed infatti non abbiamo registrato grosse polemiche. Per quanto riguarda piazza Duomo aver organizzato un cartellone fitto di eventi culturali e turistici ha riempito di contenuti il provvedimento che, a prescindere dagli eventi, rimane il cuore della città. Abbiamo trattato su tutto mantenendo, però, la chiusura di piazza Duomo come un punto fermo non negoziabile.”

mAd: E’ trascorso del tempo dalla chiusura di Piazza Duomo, esattamente il 28 dicembre 2017, è plausibile affermare che quel provvedimento sia stato acquisito e compreso dai cittadini?

Antonio Coniglio (ex ass. Cultura e attività produttive): “Quella mediazione di cui abbiamo descritto i passaggi e che aveva come punto fermo la chiusura di Piazza Duomo, ha avuto esiti positivi e il merito di non aver creato significative sacche di conflittualità.”

mAd: Ritorno alla domanda. Considerato che la chiusura h. 24 di Piazza Duomo è un dato ormai acquisito perché c’è l’ipotesi di riaprire piazza Duomo anche se regolamentando la chiusura con orari e stagioni? Secondo lei possiamo considerarlo un passo indietro verso la rincorsa di quei benedetti indici di vivibilità urbana?

Antonio Coniglio (ex ass. Cultura e attività produttive): “Ripeto, non esiste una città che vuole avere una dimensione turistica che possa permettersi di aprire lo spazio monumentale che invece va offerto ai turisti in qualsiasi stagione dell’anno e in qualsiasi ora del giorno. Bisogna salvaguardare il diritto di turisti e acesi di accedere alla piazza principale della città senza doversi preoccupare del traffico veicolare, così come succede in tutte le piazze del mondo. La mia è una posizione di buonsenso e pur considerando giusta la mediazione, Piazza Duomo a mio avviso deve rimanere così come è adesso. Del resto basta sedersi con gli esperti di incoming turistico per capire che quel luogo chiuso al traffico rappresenta un vero e proprio spazio vitale.”

mAd:  Il sindaco Alì il 15 luglio si troverà a decidere cosa fare. Lei che consiglio darebbe al sindaco?

Antonio Coniglio (ex ass. Cultura e attività produttive): “Io penso che il sindaco Alì deve assolutamente avviare percorsi di concertazione con tutte le parti, ma deve anche portare al tavolo la sua proposta. Una proposta che secondo me deve contenere dei punti trattabili ed altri non negoziabili.  In fin dei conti anche nelle more del PUT – che arriverà presto – Alì, di fatto, dovrà gestire una breve fase di transizione avendo preso in mano il piano urbano del traffico. Il sindaco, a mio avviso, avrà la possibilità di portare una proposta concordata con l’Università di Catania. Ovviamente si potrà mediare sugli orari di chiusura di corso Umberto e corso Savoia ma, ripeto, piazza Duomo, fossi in lui, non la riaprirei al traffico veicolare.”

(mAd)

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