giovedì, Aprile 25, 2024
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Bari-Acireale, il giorno dopo è ancor più bello

Minuto 20: cross di Talotta, aggancio di Manfrè, finta, tiro a giro, gol. La festa è servita ed il settore ospiti, colmo di quasi 700 acesi, può esplodere di gioia. E’ un’Acireale dal cuore grandissimo quello visto a Bari, una squadra che intuisce la netta superiorità dell’avversario e allora lo rispetta. Lo rispetta difendendo con le unghie e coi denti, chiudendo ogni possibile varco. E così ecco capitan Savanarola pronto a sacrificare le sue qualità tecniche in favore della copertura, così come Manfrè e Madonia costretti al ruolo di primi difensori sulla fascia. Poi la solita monumentale coppia centrale, tra le più forti del torneo. Lo strepitoso lavoro dei due terzini, bravissimi ad accompagnare quando serve e meravigliosi nel chiudere ogni possibile pericolo dietro. Aprile e Mazzone la consacrata diga in mezzo al campo, con Manfrellotti a fare il leone all’inseguimento del pallone. Infine la parata gigantesca di Biondi, spesso criticato ma che nelle ultime due giornate con due miracoli ha messo lo zampino più di ogni altro. Ma rispetto non vuol dire paura e allora tutti pronti a punire in contropiede ed il gol di Manfrè sarà la dimostrazione.
E pensare che solo 3 mesi fa sembrava quasi impossibile pensare ad un mese di marzo coi colori granata in alto in classifica. Era giusto novembre, 5 sconfitte di fila e arriva dunque Romano. Da allora saranno esattamente 29 punti conquistati in 14 gare, con una scalata impressionante dal terzultimo posto al terzo posto in solitaria. Quasi un miraggio che, punto dopo punto, sembrava diventare realtà. Alla fine lo è diventato davvero e adesso si, possiamo dirlo sul serio: comunque vada, sarà stato un successo.

Intanto sul proprio profilo Facebook, il bellissimo messaggio da capitano vero di Savanarola a compagni e tifosi:

“Ieri abbiamo fatto qualcosa di straordinario.. !!spirito di sacrificio , voglia di portare il risultato a casa , senza paura di nessuno..aiutarsi l’uno con l’altro, e soffrire quando c’è stato di bisogno è sinonimo di quello che abbiamo creato ovvero ciò che dico sempre una famiglia .. non c’è cosa più bella di condividere certe emozioni insieme..da squadra ,da amici , da veri uomini .. facciamoci un applauso tutti ,perché se tornassimo indietro di qualche mese nessuno mai ci avrebbe scommesso,ora sembra tutto facile ma solo noi sappiamo i sacrifici fatti!! abbiamo dimostrato che la parola UOMO viene prima della parola calciatore ,la parola NOI viene prima dell’IO!! vi voglio bene ragazzi 🇱🇻🇱🇻❤️❤️ps fuori dal campo abbiamo vinto grazie ai nostri UNICI tifosi”

Giorgio Cavallaro

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