ACIREALE – Arriva Natale e finisce il 2017, un anno che ha visto i lavoratori dell’Ipab Oasi Cristo Re combattere una battaglia con tutte le loro armi a disposizione. Lavoratrici sul tetto della struttura, lavoratori con grosse difficoltà provare comunque ad andare avanti. Un anno che si è aggiunto ad altri due senza stipendio. In tutto questo truce aspetto della malapolitica regionale i lavoratori non hanno mai smesso di prendersi cura degli ospiti della struttura. Ma niente, nulla si è smosso neanche con la mobilitazione dei media, neanche quando durante la campagna elettorale regionale quasi tutti i leader politici si sono dichiarati attenti alla problematica e interessati alla questione.
Nulla. I lavoratori avranno un Natale e un inizio anno che temiamo non vedrà di molto cambiare la loro sorte, un destino che sembra ineluttabile ma che, al contrario, deve cambiare. Ed i cambiamento non può che essere la stesura di una legge sana e dignitosa che riordini le Ipab siciliane e che paghi i lavoratori compresi gli arretrati; una legge seria che si possa occupare di chiudere e vendere le strutture improduttive e dare ristoro e continuità lavorativa a quelle che invece danno servizi alla comunità.
Noi di FanCity Acireale rivolgiamo i nostri auguri ai lavoratori dell’Ipab Oasi Cristo Re pensiamo a loro anche come simbolo del lavoro sfruttato, del lavoro precario, del lavoro nero e minorile. Quelle modalità di sfruttamento che infettano la nostra isola e che lasciano i poveri più poveri. La disoccupazione in Sicilia raggiunge e supera il 30%, quella giovanile vola al 50%, tanti ritornano ad emigrare, tanti si vedono senza speranza e tantissimi non hanno la possibilità di progettare il loro futuro, formare una famiglia, mettere su casa, vivere con dignità e con un minimo di autonomia economica. Non vi è serenità senza giustizia sociale, non vi è mai pace quando viene sottratta la dignità delle persone.
Per l’Ipab Oasi Cristo Re il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo sta spingendo per organizzare e rendere efficace in tavolo tecnico che coinvolge l’OCC (Organismo di Composizione della Crisi). E’ una strada questa, che a questo punto, sembra essere una possibile soluzione. Risanare i conti, dilazionare e ricontrattare i debiti, pagare gli stipendi ai lavoratori.
In attesa di soluzioni continueremo a tenere alta l’attenzione intorno alla questione Ipab Oasi Cristo Re nella speranza che l’anno che verrà sarà migliore e che possa portare il sorriso e la serenità a tutti i lavoratori che ogni giorno si fanno in quattro per sbarcare il lunario.
(mAd)
