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CCR, l’isola che non c’è

ACIREALE – Oltre 53 mila abitanti senza isola ecologica. Il luogo appropriato per andare a conferire ingombranti, raae e altri rifiuti di cui sbarazzarsi rimane “l’isola che non c’è” e come per altre questioni anche per il CCR i cittadini acesi hanno dovuto subire il rimbalzo delle responsabilità. Finanziato, revocato, vizi di procedura, assenza del possesso dell’area dove deve sorgere il CCR e tanto altro ancora. Vediamo di sintetizzare la cronostoria di questa vicenda.

Il 30 luglio 2018 arriva il decreto di revoca del finanziamento per il CCR fatto che viene commentato dall’ex assessore Fichera. “È un fatto gravissimo quello accaduto. L’iter del finanziamento è stato lungo, faticoso, ma assolutamente lineare e occorreva solo che gli uffici comunali portassero a termine tutti gli adempimenti”.

Si legge nel decreto di revoca all’art. 1 “…per la mancanza di un prerequisito fondamentale come il possesso dell’ara su cui realizzare il CCR… è revocato il DDG n. 34 del 29/01/2018, di finanziamento ed impegno della somma complessiva di euro 1.104.743,27 a fovare del Comune di Acireale relativo al Progetto per la realizzazione di un CCR per la raccolta differenziagta del Comune di Acireale”.

Non si fa attendere la risposta della deputata all’ARS Angela Foti (M5S) che in una nostra intervista affermava: “E’ sicuramente una tegola che arriva ad Acireale perchè per la seconda volta lo stesso progetto finisce in un buco nell’acqua. Il decreto di finanziamento è stato ritirato ma io mi chiedo come mai venne emanato dal momento in cui nella check list dei documenti mancava un documento definito nel decreto che abbiamo ricevuto oggi datato 20 luglio 2018?”

Tra i rimbalzi delle responsabilità il 30 luglio 2018 interviene anche l’ex assessore all’ambiente dell’amministrazione Garozzo. Afferma Gaetano Leonardi: “Io avevo la convinzione dall’iter amministrativo che si era sviluppato che tutta la documentazione inviata fosse carente sotto tanti profili. Non c’era ancora il pieno possesso dell’area”.

Sempre il 30 luglio 2018 interviene sulla vicenda il vicesindaco Salvatore Pirrone. Afferma Pirrone “Credo vi sia stato un equivoco di fondo tra la documentazione spedita da noi e la documentazione ricevuta dal capo servizio perchè il decreto dice che noi non abbiamo risposto invece c’è una risposta del commissario e una, successiva, nostra. Quindi c’è un disguido tecnico che chiariremo facilmente.

Un botta e risposta tra la politica di oggi, ieri e ancora prima. Alla questione sollevata dal deceto di revoca il commissario dott. Salvatore Scalia affermando che “dopo una pec dell’ex assessore Fichera, vengo rassicurato dal Rup ing. Torrisi che tutta la documentazione era completa e che manca solo la somma di 45 mila euro, recuperata con una variazione di bilancio. Rispondo ad una nota regionale del 5 giugno motivando la necessità per il comune di avere una proroga. Appare strano che oggi non solo i seri motivi espressi non siano stati presi in considerazione per la proroga ma pervenga una revoca, ci potrebbero essere gli estremi per un ricorso”.

E siamo arrivati ad oggi. Il sindaco Stefano Alì in una sua nota ritorna sull’argomento con queste parole “Mercoledì mattina viaggio a Palermo al dipartimento acqua e rifiuti per parlare con l’Ing. Cocina del problema CCR. Vi ricordo che una settimana dopo il nostro insediamento ci è stato revocato il finanziamento perchè in quel momento non disponevamo dell’area. Il finanziamento infatti prevedeva l’esproprio ma a luglio l’operazione non era stata ancora perfezionata e quindi ci è stato revocato perchè non saremmo stati in grado di completare l’opera per dicembre 2018, termine ultimo previsto nel decreto di finanziamento”.

E, successivamente, il sindaco elenca gli step successivi per ottenere il finanziamento. “Dobbiamo trasmettere un cronoprogramma realistico tenendo conto che finalmente è stato quasi completato l’iter per la riapposizione del vincolo urbanistico… proveranno a reinserirci anche se non esiste un impegno giuridicamente vincolante, leggi aggiudicazione. Altra ipotesi è che entro fine anno verrà pubblicato un nuovo bando a sportello per il quale rientriamo perfettamente e per il quale possiamo riproporre il progetto”.

Ed ecco servita l’ennesima soap opera delle difficoltà dell’Ente nel recuperare risorse fondamentali per il territorio e per la vivibiltà. Dopo la storia della revoca del finanziamento per la messa in sicurezza dai rischi idrogeologici di via Carico, anche per il CCR siamo di fronte a una ridda di dichiarazioni e risultati, al momento, zero.

(mAd)

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