Abbiamo ascoltato tanti “protagonisti” della vicenda CCR e possiamo affermare che la nebbia invece di diradarsi e diventata più fitta. Dichiarazioni e prese di posizione che hanno aumentato la confusione tra i cittadini e che, al momento, rimane monca della dichiarazione dell’assessore all’Ambiente Daniele La Rosa. Sono intervenuti in tanti (tutti che hanno o hanno avuto ruoli istituzionali) ed ognuno ci ha raccontato una versione che, purtroppo, non ha convinto per il solo motivo che alcune dichiarazioni sono andate in collisione con altre.
Abbiamo sentito l’on. Angela Foti che essenzialmente ha espresso forti perplessità nel fatto che prima la Regione firma un decreto di finanziamento e dopo (30 luglio 2018) ne emette uno di revoca. Afferma l’on. Foti “Mi sembra davvero incredibile che l’assessore abbia prima rilasciato un decreto di finanziamento senza un documento da loro stessi definito fondamentale e di cui non si può fare a meno”. http://www.fancityacireale.it/wordpress2/ccr-revocato-il-finanziamento-angelo-foti-e-una-tegola-in-testa-per-acireale/
Il vicesindaco Salvo Pirrone butta acqua sul fuoco e afferma: “il decreto dice che noi non abbiamo risposto invece c’è una risposta del commissario e una, successiva, nostra. E’ un equivoco che chiariremo”. http://www.fancityacireale.it/wordpress2/ccr-la-dichiarazione-del-vicedinsaco-paolo-pirrone-possiamo-reimporre-il-vincolo-e-partire-immediatamente-con-lesproprio/
Interviene nel dibattito anche l’ex assessore della giunta Garozzo. Afferma Gaetano Leonardi: “La documentazione inviata alla Regione era carente sotto tanti profili, perché non c’era il pieno possesso dell’area e perché un progetto per essere finanziato deve essere esecutivo…” http://www.fancityacireale.it/wordpress2/revoca-finanziamento-ccr-abbiamo-sentito-il-gia-assessore-allambiente-gaetano-leonardi/
Ovviamente e giustamente non poteva mancare l’intervento del già assessore all’ambiente della giunta Barbagallo l’avv. Francesco Fichera. Fichera ricostruisce con particolare cura tutto l’iter seguito affinché si arrivasse al finanziamento e gli atti, secondo Fichera, erano tutti esposti in maniera corretta. La ricostruzione di Fichera però si ferma al 20marzo 2018, successivamente a questa data la giunta amministrativa non è più al governo della città. Lo stesso Fichera poi riferisce di aver inviato un “pec” al commissario straordinario per indicare eventuali passi da compiere per definire la vicenda.
Le parole dell’avv. Fichera trovano fondamento quando leggiamo la breve dichiarazione dell’ex commissario dott. Salvatore Scalia. Le affermazioni di Scalia sono autorevolissime, sintetiche e chiare. Ecco cosa ha dichiarato il dott. Scalia: “Dopo una pec dell’ex assessore Fichera, vengo rassicurato dal Rup ing. Torrisi che tutta la documentazione era completa” . Ed aggiunge “Rispondo ad una nota regionale del 5 giugno motivando la necessità per il comune di avere una proroga”. http://www.fancityacireale.it/wordpress2/questione-revoca-finanziamento-ccr-il-dott-scalia-potrebbero-esserci-gli-estremi-per-un-ricorso/
Questo lo scenario delle dichiarazioni che, di fatto, lascia sul campo ulteriore confusione. Ovviamente la speranza dei cittadini acesi è che si possa recuperare il finanziamento magari opponendo ricorso al decreto di revoca, di fatto, però, ci sono degli interrogativi insoluti in questa vicenda. Se la pratica era corretta in tutti i suoi passaggi perché la Regione emette un decreto di revoca? Se mancava, come afferma il decreto di revoca, un prerequisito essenziale come il possesso dell’area perché venne firmato ed emesso un decreto di finanziamento? Dove è finita la risposta del commissario alla Regione (5 giugno) in cui veniva richiesta una proroga? Perché c’è chi da responsabilità alla politica (non vi era il possesso dell’area), chi da colpe alla burocrazia (si è perso tempo) e chi, invece, non comprende come mai lo stesso Ente (la Regione) prima firma il finanziamento e poi lo revoca?
Insomma tanti voci, tante posizioni ma niente CCR.
(mAd)
