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Consiglio comunale, Luciano Scalia lascia tutte le cariche e i tifosi minimizzano

ACIREALE – Al consiglio comunale di ieri (08/07/2017) dopo la relazione del presidente dei revisori dei conti, arriva la dichiarazione del consigliere Scalia: “Troppa confusione nella maggioranza, non si rispettano i ruoli, mi dimetto da capogruppo e da consigliere delegato alle feste di S. Venera e S. Sebastiano”.

Scalia intendeva dichiarare ad inizio di seduta il suo malessere e la sua rabbia ma ha dovuto attendere la conclusione del consiglio per esplodere in un “lascio tutte le cariche”. Ma non è stata una sorpresa. Dalla fine dell’edizione del carnevale del 2016 i rapporti tra il consigliere Luciano Scalia e l’amministrazione Barbagallo si erano incrinati e, proprio in questi giorni, lo stesso Scalia aveva deciso, insieme ad altre due associazioni del carnevale di Acireale, di non presentare i bozzetti per la partecipazione al concorso dei carri allegorici per “alcune cose che vanno chiarite nel nuovo regolamento della fondazione del carnevale”.  Questo uno dei motivi portanti che hanno portato il consigliere dei Popolari per Acireale a lasciare le liste della maggioranza, ma non è il solo.

Luciano Scalia è uno di quei rappresentanti eletti che hanno fatto un lungo percorso a fianco dell’on. Nicola D’Agostino, anni di opposizione alla giunta Garozzo e anni di lavoro per la realizzazione delle sue opere in cartapesta. Un consigliere che certo non si può indicare come una “quaglia” che saltella da un gruppo ad un altro, quindi se lascia sbattendo i pugni un motivo dovrà essere ricercato e compreso. “Troppa confusione tra le fila della maggioranza” ma, specialmente, ed è quello che sosteniamo da anni, un’accozzaglia di liste all’interno della maggioranza che non ha alcuna omogeneità e quella che hanno indicato come variegata rappresentanza democratica non è altro che un insieme di uomini e donne con ideali e valori assai diversi che al momento delle scelte si dividono ma che restano uniti per le delibere importanti (come il bilancio) forse perché non hanno ne il tempo ne la voglia per documentarsi e “leggere le carte”.

Oggi l’amministrazione Barbagallo paga lo scotto di essere andata troppo a rilento in alcuni punti programmatici e paga anche l’impopolarità di una gestione e raccolta dei rifiuti che sta continuando a creare disagi e forti polemiche tra i cittadini. Ma Luciano Scalia non è certo il solo ad aver sentito i crampi alla pancia, ci chiediamo come mai ancora non è stata attuata la rotazione all’assessorato allo sport tra Sardo e Ferlito? Ecco che comprendiamo che altre questioni all’interno della maggioranza non sono mai state risolte. Giuseppe Ferlito, Adriana Finocchiaro, Rosario Scalia sono tutti consiglieri di maggioranza ma che spesso si sentono lontani dalle azioni amministrative ed ancora di più nella condivisioni dei valori portanti. Altri consiglieri di maggioranza hanno firmato atti di indirizzo dell’opposizione (ztl piazza Duomo) ed altri ancora si sentono poco valorizzati e poco ascoltati.

Della questione Luciano Scalia prendiamo per buono un dato: la richiesta di una verifica di maggioranza. Nelle prime reazioni di ieri (abbiamo pubblicato la notizia praticamente in tempo reale) abbiamo notato sostegno alla scelta del consigliere Scalia e pochi ultra tifosi che hanno tentato, con modi davvero improvvisati e privi di ogni creatività politica, di minimizzare. Ma la questione è seria e diventerà possente tra qualche mese e certamente il semestre prima della scadenza della consiliatura.

(mAd)

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