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Dalla Loggia Giuratoria si torna a guardare al Campanile

“Le giornate della Cultura”
Uno splendido marzo 2017 si presenta agli Acesi che ancora non hanno perso la speranza di vedere tornare la nostra Città la prestigiosa culla della cultura che è stata in passato.
Assegnare l’Assessorato alla Cultura ad Antonio Coniglio, come ebbi a a dire tempo fa, è stato come calare l’asso per questa Amministrazione.
Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa, scrittori acesi contemporanei, storia, cinema, arte.
Un mese per capire se abbiamo davvero voglia di crescere.
La presenza di Adele D’Anna, che in qualità di Assessore alla Pubblica Istruzione, ha ribadito l’interessamento della politica affinchè anche gli studenti siano parte attiva di questo risveglio culturale in Città.

Con orgoglio e soddisfazione guardavo le brochures, due stemmi vicini, Città di Acireale e Jacien, Comune e Diocesi.
Quando appena nominato Antonio Coniglio, eravamo in procinto di riunirci per organizzare il Natale, disse: devo andare a parlare col Vescovo!
Da allora un rapporto si sta consolidando tra Curia e Amministrazione, un Assessore alla Cultura che ama ed è vissuto nella cultura ed un Vescovo di grande levatura intellettuale e culturale.
Prima non eravamo in clima di “non expedit” però ora l’aria è limpida e si possono programmare grandi cose.
La Città di Acireale deve tanto alla Chiesa e da essa non può prescindere se non snaturalizzando la sua identità.
Aquilia lottò con le altri Aci per legare le sue sorti ed il suo avvenire a Santa Venera e dai Padri dello Studio ai Padri scienziati della Societas Jesu del Collegio Pennisi, l’eco di Acireale città di cultura in passato era diffusa.

Godiamoci questo marzo e tutto quello che verrà.

(santodimauro)

 

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