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Distretto ionico-eteneo, revocati 710mila euro ma solo per la gara che doveva essere espletata dall’Urega. Abbiamo sentito il sindaco Roberto Barbagallo.

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Il distretto turistico “Il mare dell’Etna” perde un finanziamento di poco oltre 700 mila euro, mentre gli altri due progetti eseguiti dal Comune di Acireale sono stati finanziati. Sulla questione abbiamo sentito il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo.

Roberto Barbagallo: “Iniziamo con il dire che il Comune di Acireale non è stato “incapace” ma impossibilitato. La Regione Siciliana ha mandato tre finanziamenti che facevano tutti parte di una piattaforma per lo sviluppo turistico: osservatorio turistico, certificazione di qualità e promozione del territorio. Di questi tre progetti due sono stati esperiti dal Comune di Acireale e tutto è andato secondo la norma: gara affidata e lavoro realizzato; mi sto riferendo ai finanziamenti per l’osservatorio turistico e a quello per la certificazione di qualità. Il terzo progetto per un importo di poco oltre 700 mila euro (la promozione del territorio) non è stato affidato al Comune di Acireale ma all’Urega di Catania che ha impiegato diversi mesi per definire l’aggiudicatario. Nel mese di settembre ancora dall’Urega non avevamo ricevuto alcun esito, sempre a settembre riceviamo una comunicazione della Regione Siciliana che ci chiede se riteniamo possibile di essere, entro il 31/12/2015, nelle condizioni di spendere tutta la cifra e, se in difetto, la stessa cifra sarebbe stata caricata sui Comuni del distretto. Il Distretto si è reco conto che visto che nel mese di settembre l’Urega non aveva ancora comunicato l’aggiudicatario e che i tempi di realizzazione dell’appalto erano tali da presumere che entro la fine dell’anno le somme non si sarebbero potuti spendere, quindi saggiamente e per non aggravare le risorse dell’Ente, abbiamo chiesto una proroga. Ricordo ancora che i fondi europei hanno delle scadenze precise per cui essendo di fatto impossibilitati ad eseguire il progetto per l’assenza del soggetto aggiudicatario tutta la somma finanziata sarebbe stata a carico del distretto ovvero sarebbe pesata sui Comuni. Davanti alla chiara e corretta ricostruzione dei fatti rispendiamo al mittente l’accusa di incapacità, noi siamo stati impossibilitati per ragioni ovviamente non addebitabili ne al Distretto ne al Comune di Acireale e la prove è evidente dal momento in cui i due progetti affidati al Comune di Acireale sono andati regolarmente a buon fine”.

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