martedì, Marzo 19, 2024
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Elezioni amministrative, le tre metà del PD e il caos nel centrodestra.

ACIREALE – Tra pochi giorni Acireale sarà commissariata, si parla di un uomo di “alto profilo” che dovrà gestire l’ordinaria amministrazione e “guidare” la città verso le prossime elezioni amministrative.

Ai blocchi di partenza, quindi, partiti, aggregazioni civiche e il Movimento 5 Stelle.  Gli incontri si succedono con scadenza quotidiana e con la partecipazione convulsa di iscritti, attivisti e dirigenti politici locali. Qualche giorno fa all’hotel Orizzonte il già sindaco Nino Nicotra ha riunito amici, conoscenti e qualche consigliere comunale per preparare il suo ritorno nell’agone politico, il M5S apre le porte, che fino a qualche anno fa sembravano blindate, alla possibilità di un candidato o candidata espressione della società civile acese ma i problemi più complessi sono tra le fila del centrodestra e nel centrosinistra.

Nel centrodestra non sembra così certa, come qualche giorno fa, la candidatura di un “civico” se consideriamo che quasi tutti i pezzi dell’aggregazione della possibile coalizione preferirebbero una candidatura politica. C’è, infatti, chi spinge per la candidatura di Gaetano Leonardi, chi per Salvo Licciardello e chi, come Fratelli d’Italia, potrebbe porre sul tavolo una propria candidatura. In questo caso FdI proporrebbe l’avv. Dario Fina.

Nel PD ci sono, come sempre, alcune correnti che si competono la scelta del candidato e della coalizione. I “Sammartiniani” con Mario Gerbino che sono decisi e diretti verso la proposizione di un professionista conosciuto e stimato in città, un nome su cui potrebbe anche confluire il ceto politico acese vicino all’on. Anthony Barbagallo, poi ci sono quelli vicini al segretario Leonardi che, invece, vorrebbero mettere insieme una coalizione con i “dagostiniani” e proporre la candidatura di un nome che sappia unire la coalizione. Potrebbe essere Seby Leonardi il candidato unitario in grado di definire (anche a livello elettorale) una volta per tutte la condivisione di scelte tra il segretario regionale di Sicilia Futura e un pezzo del PD locale. Sempre tra un pezzo del PD e i “dagostiniani” si sta valutando anche la candidatura dell’assessore all’ambiente Francesco Fichera.

Motori caldi e confusione sono al centro della dinamica politica locale. Le elezioni potrebbero essere a giugno 2018 e bisogna fare in fretta ma soprattutto i partiti (quei pochi rimasti) cercano di trovare la sintesi mentre l’elettore acese, secondo un nostro sondaggio online, non vede l’ora di tornare alle urne. Chissà magari potrebbero esserci delle sorprese elettorale per la nomenclatura di centrodestra e di centrosinistra che ancora non hanno compreso bene a che punto è arrivata la sopportazione e la pazienza da parte di tantissimi elettori della terra dei troppi campanili, dalle tante ombre e delle eterne incompiute.

(mAd)

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