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Elezioni regionali, i partiti cercano alleanze per fermare il M5S

Il 5 novembre 2017 in Sicilia si vota per eleggere il presidente della Regione, un voto importante dopo i lunghi anni di governo Crocetta. Un governo tenuto a galla con una quantità di accanimento terapeutico mai vista prima. Cento crisi annunciate, cambio continuo di assessori, litigi, comunicati al vetriolo ma Crocetta chiuderà il suo mandato alla scadenza naturale. Un fatto, di per se, che è notizia vista la scarsa popolarità del governatore siciliano e dei suoi vari governi. PD e Sicilia Futura i principali sponsor a sostegno del governo regionale, malgrado i presunti mal di pancia, hanno accompagnato l’azione governativa fino a scadenza naturale e di questa scelta ne pagheranno le conseguenze in termini di riscontri elettorali.
Operazione chiara da parte del Movimento 5 Stelle che con le loro regole interne e con i voti degli iscritti hanno indicato Cancelleri come candidato presidente e, a seguire, la lista dei candidati al Parlamento siciliano. Una scelta operata in tempo e che dimostra che il M5S ci prova con possibilità assai concrete di andare a governare l’inferno siciliano. Per la Sicilia l’eventuale vittoria del M5S sarebbe una “rivoluzione” nel senso che la governance del centrodestra e del centrosinistra lascerebbero per la prima volta la gestione della politica governativa siciliana.
Il centrodestra dopo varie schermaglie interne sembra proprio che riproporrà Nello Musumeci che è stato all’ARS, tra l’altro, componente della commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia. Il candidato Musumeci è ben visto dalla base della destra siciliana e, questa volta, proverà a ricompattare tutti i gruppi del centrodestra ed anche qualche dirigente politico ancora confuso se andare da una parte o dall’altra.
Il dato davvero complesso da capire risiede nel grande silenzio che sta avvolgendo questa ectoplasmatica campagna elettorale. Dal centrosinistra emerge pochissimo, nel centrodestra sembra che la direzione sia verso Nello Musumeci, la sinistra sta cercando di raccogliere tutti i dissidenti del vecchio e finito centrosinistra (quello con il piddì per intenderci). L’unico dato che sembra essere chiaro è che tutti i partiti tradizionali che hanno governato a turno la Sicilia stanno cercando formule e alleanze per fermare l’avanzata possente del M5S, un modo come un altro per fermare il cambiamento?

(mAd)

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