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Elezioni Regionali. Il PD con Alfano per la corsa alle regionali. No della sinistra all’accordo.

ELEZIONI REGIONALI – Micari, rettore dell’Università di Palermo, gradito a Renzi e Orlando, dovrebbe essere il candidato presidente alla regione della coalizione a guida PD. Alfano ha ricevuto le dovute garanzie per  trenta seggi al Senato e così AP, il partito di Alfano, chiude l’accordo con Renzi.

La sinistra siciliana con Palazzotto (SI)  dichiara all’ANSA: “Non ci sono le condizioni politiche per un accordo col Pd in Sicilia”.  A destra il candidato Nello Musumeci si è opposto all’accordo con Alfano e a sinistra stessa cosa mentre il PD per voce del segretario regionale Fausto Raciti afferma che “… il Pd è disponibile a replicare il campo largo come a Palermo ed a ragionare insieme, anche su un candidato autorevole e riconosciuto nella società civile, che  possa unire e guidare la coalizione. Noi fino alla fine saremo disponibili alla costruzione di quest’alleanza che ci consenta di vincere in Sicilia”.

Ad Acireale i candidati all’ARS, al momento quasi sicuri di una candidatura sono per il centrodestra Antonio Pio Castro consigliere comunale di Forza Italia, Dario Fina (componente nazionale di Fratelli D’Italia), per la coalizione del PD certamente l’on. Nicola D’Agostino con la sua lista (Sicilia Futura).  Ed ancora l’on. Angela Foti del Movimento 5 Stelle, altri nomi per il momento non sono ancora certi.

Le elezioni regionali coinvolgono, quindi, anche consiglieri comunali acesi e l’on. Nicola D’Agostino, che correndo con una lista che debutta alle regionali, dovrà provare a superare il muro del 5% per poter sperare di essere rieletto.

Ancora rimane sul campo la candidatura del presidente Rosario Crocetta e vedremo che coalizione e che nomi proporrà Sinistra Italiana e i “bersaniani”.

Il 5 novembre si andrà quindi ad eleggere la composizione dei parlamentari ARS e il presidente della regione siciliana. Un presidente che molto probabilmente potrebbe essere il pentastellato Cancelleri  che è già in giro per le città siciliane a raccontare la ricetta per “cambiare volto alla Sicilia”. Stesso discorso per Nello Musumeci che non ha mollato davanti alle pressioni di Miccichè e Catanoso ed è già in giro per la campagna elettorale.

Cosa succederà per la Sicilia? Tanti sono convinti che sarà una regione a 5 stelle ma tanti ancora non hanno capito bene che le elezioni sono sempre un terno al lotto quando le stesse si svolgono nella nostra martoriata terra.  Micari, Musumeci, Cancelleri, Crocetta ed altri candidati si sommeranno ancora mentre la nostra regione continua ad essere l’ultima per povertà e tra le prime per spesa pubblica.

(mAd)

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