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Evasione e recupero risorse. Il sindaco affiderà l’incarico ad una ditta esterna

ACIREALE – Il sindaco Stefano Alì decide di affidare la riscossione coattiva dei tributi a soggetti esterni.

I riferimenti normativi sono individuati dal comma 5 dell’articolo 52 del Dlgs 446/1997, tra i quali i concessionari privati iscritti all’albo di cui all’articolo 53 del Dlgs 446/1997.  Necessario però effettuare una procedura a evidenza pubblica secondo le regole del nuovo Codice dei contratti pubblici. Riporta il quotidino economico Il Sole 24 ore “Nel caso di gestione diretta della riscossione coattiva, nulla vieta che l’ente affidi all’esterno alcuni servizi strumentali alla stessa, secondo le regole del Codice dei contratti, pur mantenendo la titolarità della riscossione. Ove si affidi in concessione la riscossione coattiva delle entrate a soggetti terzi non valgono le regole sulle modalità di riscossione contenute nell’articolo 2-bis, limitate alla sola riscossione spontanea, ben potendo quindi tali soggetti riscuotere le entrate tramite propri conti, come previsto dall’articolo 7, comma 2, lettera gg-septies, del Dl 70/2011.”

Appare altresì evidente che i famosi 77 milioni di euro che andrebbero recuperati potrebbero essere risorse importanti per il bilancio dell’Ente e, contemporaneamente, soddisfare una delle richieste della delibera della Corte dei Conti.

Afferma il sindaco Alì: “Oltre ad un aspetto di equità sociale rispetto a chi paga, ad un obbligo della corte dei conti, c’è la salvaguardia dei conti del nostro ente, 77 milioni di euro di residui attivi sono l’anticamera del default del nostro comune”.

Ritorna il tema dei conti pubblici, predissesto, dissesto, default. Ma cosa comporta il default? Il crack dell’Ente pubblico comporta, infatti, numerosi aspetti che “irrigidiscono l’operatività dell’Ente, con conseguenze sulla vita dei cittadini in ambito economico, finanziario e sociale”.

La determinazione del sindaco di Acireale la riscossione coattiva dei tributi a soggetti esterni, viene dallo stesso Alì motivata senza giri di parole. Afferma il primo cittadino: “Passaggio che sarà sicuramente impopolare ma che bisogna avere il coraggio di fare, io non ho aspirazioni politiche future e la farò.”

Sarà impopolare certamente per chi fino ad oggi ha evaso i tributi ma, invece, può e deve essere considerato necessario e giusto per i tanti contribuenti acesi che con diligenza hanno contributo, con il pagamento del dovuto, a tenere in piedi l’Ente e garantire un minino di servizi pubblici. E, mai come in questo caso, pensiamo alla tassa sui rifiuti – la tari – che viene spalmata sui contribuenti che pagano anche per chi ha evaso e continua a farlo.

La decisione del sindaco per i contributi onesti e per i cittadini che pagano le tasse non può che essere accolta favorevolemente nella speranza che si possano recuperare quelle risorse necessarie da investire in vivibilità e decoro.

(mAd)

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