mercoledì, Aprile 24, 2024
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Fame

ACIREALE – Erano tutti presenti, tutti generosamente e sinceramente presenti. Abbiamo visto, ma potremmo anche dimenticare qualcuno, il sindaco Stefano Alì, gli assessori Daniele La Rosa, Palmina Fraschilla, Alfio Cavallaro, Salvo Pirrone, la presidente del consiglio comunale Sonia Abbotto ed ancora i consiglieri comunali Sabrina Renna, Francesco Coco, Doriana ZappalĂ , Ugo Trovato. Presente anche l’ex consigliere comunale e candidato per la nomina di garante per la disabilitĂ  il dott. Riccardo Castro ed ancora esponenti del “terzo settore” ed altri della nomenclatura cittadina. Bravi, esserci è importante ma tutto questo schieramento di forze (mancava solo il vescovo che avrebbe potuto, in piena tradizione dei cento campanili, benedire l’altalena) ci fa capire una cosa che per alcuni è evidente da anni: c’è fame! Una grande, immensa fame che ci ha condotto ad elemosinare spazi vivibili per i piĂą piccoli, piccole oasi di gioco e di pace lontani dal traffico e dalla volgaritĂ  a quatro ruote.

Il parco giochi inclusivo nasce perchè per ben due anni (2016 e 2017) la dott. Fraschilla ha presentato dei progetti da finanziare con la dinamica del bilancio partecipato. Abbiamo atteso due anni per dare ai piccoli 30 mq. di spazio vivibile. E’ una bella cosa? Certamente, ma non è accettabile che una cittĂ  con 53 mila abitanti deve avere a disposizione solo poche e misere aree di pace. E’ un dato macroscopico che ci rivela, in tutta la sua crudeltĂ , in che condizioni versa la cittĂ  in riferimento ai piĂą elementari indici di vivibilitĂ .

Tutta schierata la governance cittadina, tutti felici ma davvero tutti in grado di comprendere che l’inaugurazione di ieri (16/12/2018) non è stato altro che un grido nel deserto? Siamo certi che questo spazio è un gesto nobile da parte della dott.ssa Fraschilla e della consigliera comunale Sabrina Renna ma siamo anche convinti che una cittĂ  non può esultare per un parco giochi quando in numerose zone della cittĂ  l’aria è irrespirabile, quando ancora si pensa chesia giusto che il Duomo e piazza Vigo – davanti la splendida facciata barocca della Basilica di S. Sebastiano – sono aperti al traffico veicolare. E’ accettabile che per alcuni eventi un privato chiede e ottiene la chiusura di piazza Duomo dopo che per anni numerosi cittadini si sono sgolati senza riuscire ad ottenere la chiusura della piazza?

Quello che vorremo comprendere è come si conuiga la presenza di sindaco e giunta all’inaugurazione del parco giochi inclusivo in un angolo di villa Belvedere con quello che vedete nella foto? Come si può comprendere la logica che muove scelte così in contraddizione? Forse perchè il progetto del parco giochi inclusivo era giĂ  bello che confezionato e finanziato e quindi bastava la presenza e qualche foto di rito, mentre per prendere provvedimenti coerenti e concreti per la chiusura del centro storico al traffico tutto diventa piĂą difficile e sembra proprio che la direzione, ad oggi, sia stata significativamente in controtendenza con la richiesta di vivibilitĂ .

(mAd)

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