Rabbia e sgomento è il sentimento che accomuna l’opposizione al momento dell’approvazione della Fondazione Bellini, come al solito le reazioni non sono state univoche, ed ognuno ha preso l’iniziativa per conto suo.
Abbandonato di tutta fretta in mezzo al mare e alla deriva il sommergibile, dopo che il notabile con i capelli bianchi aveva esclamato leggendo i commenti su Fancity, ” Si salvi chi può”, il PD torna a riunirsi nel sottoscala di un palazzo nobiliare.
Con serena indignazione i saggi del consiglio dei 20+3+2+1+4 all’unanimità, malgrado i numerosi voti contrari, sancivano in tre punti le sanzioni contro l’amministrazione:
1) da ora in poi non mangeremo più Pasta alla Norma;
2) da ora in poi ascolteremo solo musica hiphop
3) da ora in poi negheremo che esistesse la banconota di 5.000 lire.
Anche i giovani dal Salone di bellezza lanciano il loro strale contro l’amministrazione, in un duro documento lanciano pesanti accuse come quella di avere in modo vergognoso dato ad una Fondazione culturale il nome di un cocktail. Tutta colpa di Vivaci sottolineano.
Pietro al solito preso dall’entusiasmo, sempre con il desiderio di ingraziarsi gli alleati del ballottaggio, intonava la canzone autarchica dei tempi delle sanzioni: “Noi tireremo dritto”.
L’unico consigliere, davanti ai giornalisti che lo incalzavano se avrebbe seguito o no le indicazioni del partito, rispondeva disorientato : “Partito chi?”
I gloriosi rappresentanti del partito di centrosinistracentrodestracentro Primaverapadreefiglio hanno indetto un infuocata conferenza stampa: usciti per comprare i fiammiferi, non hanno fatto ancora rientro.
Dalla colonia DUX non arrivano commenti, i cinque forzaitaliuti sono costretti ad un tour de force per imparare a memoria gli spartiti di Wagner e non farsi trovare impreparati musicalmente di fronte ai colleghi di CA, che già suonano a memoria “il volo del calabrone” ed “il salto della quaglia”.
Nel gruppo misto qualche incomprensione è sorta nel momento in cui Greco chiedeva la sottoscrizione di un documento in cui si affermava che la loro opposizione sarebbe stata forte, decisa e soprattutto integrale, Sorace e Calì abbandonavano la riunione sostenendo che loro gradiscono solamente le cuddure ianche di Ciccino, Fazzio è ancora lì in attesa della domanda di riserva.
Il gongolante dott. Salvo Nicotra rispondendo alla domanda perchè l’oggetto della Fondazione fosse così esteso, rispondeva che in caso di abolizione della Legge Merlin, la Fondazione Bellini non si troverà impreparata per assolvere i suoi scopi altamente sociali.
