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FUCCIO LA SPINA – aggiudicazione lavori

A seguito del terremoto che ha sconvolto le nostre frazioni nel giorno di Santo Stefano devastando le frazioni di Pennisi, Fiandaca, Piano d’api e molti comuni limitrofi, si è verificata anche “l’anomala” dichiarazione d’inagibilità del plesso scolastico della Fuccio La Spina.

L’anomalia riguarda la pressoché totale assenza di danni in zona Cervo, in cui ricade una delle scuole più recenti e frequentate di Acireale, i danni rilevati in sede di sopralluogo riguardano principalmente le pareti divisorie della struttura, ovvero i tamponamenti realizzati in calcestruzzo aerato in cui , a quanto dichiarato da numerosi soggetti informati, erano presenti microfratture e lesioni ben prima del sisma, ma che a seguito dell’evento sono sopravvenute delle lesioni non strutturali tali da determinarne l’inagibilità.

La Fuccio La Spina è un edificio di recente costruzione, ultimato nel 2010 privo di palestra, per una strana vocazione acese che ripudia le palestre scolastiche , costruito secondo norme sismiche abbastanza recenti e pertanto adeguato a reagire ad eventi di magnitudo modesta senza dover riportare danni alle strutture.

Probabilmente la scelta dei materiali con cui sono realizzati i tamponamenti e l’assenza di reti porta intonaco, potrebbe avere determinato sotto l’azione sismica, la creazione di fratture nel gesso tali da pregiudicare l’agibilità della struttura.

Non sappiamo se l’amministrazione comunale abbia avviato un’indagine interna per capire le reali motivazioni del danno, e non sappiamo se la stessa amministrazione abbia intrapreso le necessarie procedure per invocare la riparazione dei danni a cura del costruttore, il codice civile prevede una garanzia decennale per le opere pubbliche afflitte da difetti costruttivi, quello che sappiamo con certezza è che 500 studenti sono stati costretti ad abbandonare la scuola, ricorrendo ai doppi turni con enormi disagi economici e con forti limitazioni dell’attività didattica suddivisa su altri plessi.

L’amministrazione, invece di ricorrere tempestivamente all’intervento di somma urgenza che avrebbe permesso di affidare direttamente ad un’impresa la riparazione dei danni, abbastanza contenuti, decide di ricorrere ad una gara ordinaria utilizzando Il MEPA (mercato elettronico) appaltando un progetto di manutenzione straordinaria valutato in 156.000€ con un tempo di ultimazione di 45 giorni.

La gara viene bandita in data 5/2/2019 con procedura ordinaria a cui rispondono 146 ditte, in data 26/2/2019 l’incanto viene aggiudicato provvisoriamente alla ditta Cremona Vincenzo di Nissoria EN con un ribasso pari al 38,5302% (auguri!).

La consegna avverrà, secondo bando, sotto riserva di legge ovvero prima della stipula del relativo contratto e prima degli accertamenti dei requisiti soggettivi (antimafia, Equitalia, ecc) con la possibilità che qualora la Prefettura desse parere negativo, l’aggiudicazione verrebbe revocata e passata al secondo in graduatoria.

Mi chiedo perchè i cittadini debbano pagare 156.000€ oltre i disagi sostenuti fino alla data della riconsegna dei lavori, per una scuola nuova consegnata nel 2010 e mi chiedo se qualcuno abbia minimamente pensato di chiedere al progettista ed al collaudatore un parere sui danni subiti in un’area priva di danni susseguenti al sisma, mi faccio una domanda e mi do una risposta!

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