L’amministrazione di Acireale riuscirà anche in questo caso a dimostrarsi incapace di spendere proficuamente i finanziamenti che riceve?
Diversi amici mi hanno espresso i loro dubbi sull’iter di questo progetto che prevede un finanziamento di circa 4 milioni a favore di una serie di soggetti, capofila il Comune di Acireale.
Consultando il sito della Regione Sicilia è facile verificare come quello acese sia indietro rispetto agli altri GAL, ad esempio quello che è accanto al nostro, “Terre Normanne” sul sito della regione. A questo GAL la regione ha già approvato il Piano di Azione Locale ed è già stata approvata una graduatoria per l’assunzione del personale per renderlo funzionante.
La Regione Sicilia, proprio quella che è universalmente riconosciuta come palla al piede per lo sviluppo del nostro territorio, normalmente lenta ed inadempiente, si accorge che il nostro GAL non ha un sito web e fa ritirare l’avviso per la selezione del personale, ed ad oggi siamo ancora fermi all’avviso pubblicato il 17 Luglio.
Non si ha alcuna notizia di approvazione della graduatoria del personale e soprattutto del Piano.
http://www.psrsicilia.it/2014-2020/psr-gal.htm
La scadenza per la partecipazione alla selezione del personale era fissata a 20 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sul sito, quindi il 6 Agosto 2017. Da allora non si sa più nulla. Questo è quello che riporta il sito del GAL:
Come al solito emerge una profonda allergia per la pubblicazioni di atti, la trasparenza non appartiene proprio alla cultura della nostra classe dirigente.
Cari amministratori fate attenzione. L’articolo 8 dello schema di convenzione stabilisce che il GAL si adegui alle normative sulla trasparenza dotandosi di una specifica sezione “Trasparenza” che riporti le informazioni relative a bilanci, avvisi, organizzazione, consulenti, pagamenti etc. Ci saranno mai? Spero di si, visto che già è stata bloccata la selezione del personale.
Intanto è passato più di un anno da quando, il 5 settembre 2016, veniva annunziato il finanziamento e tutto tace.
(Stefano Alì)