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Grazie all’unico giardiniere di Acireale

Cosa dire se non un sentito grazie per chi resiste e svolge il compito di giardiniere nella città del cemento armato? Solo grazie. Un solo uomo ricopre il ruolo di giardiniere in una città di 53 mila abitanti e con una quantità importante di frazioni.

Da Acireale centro alle periferie (Cappuccini – Cervo – Piazza del Carmine – Piazza Dante  – San Biagio – San Giovanni – San Giuseppe – San Michele – Tupparello – Via Loreto – Via Mandorle – Stazione Vecchia etc) ed ancora per le frazioni (Aci Platani – Balatelle – Capo Mulini – Guardia – Mangano – Pennisi – Piano d’Api – Pozzillo (Superiore ed Inferiore) – S. Cosmo – San Giovanni Bosco – Santa Caterina – Santa Maria degli Ammalati – Santa Maria delle Grazie – Santa Maria la Scala – Santa Maria la Stella (una porzione) – Santa Tecla – Scillichenti – Stazzo) un solo uomo dovrebbe occuparsi del verde pubblico!

Ovviamente siamo di fronte ad un paradosso che, però, è tristemente reale. Come possiamo pensare di vedere la città con spazi verdi curati quando c’è un solo uomo in organico che deve occuparsi di ettari di spazi? Come possiamo pensare che la villa Belvedere (quando sarà riconsegnata ai cittadini con un minimo di decoro) potrà essere curata da una manutenzione continua e attenta? Possiamo mai credere che in una città con ampio territorio, distribuito in numerose frazioni possa mai avere un impianto di verde pubblico quanto meno decente?

Sono domande retoriche perché a chiunque appare ovvio che non vi è alcuna speranza nella cura del verde pubblico dal momento in cui un solo uomo dovrebbe produrre forza lavoro ed efficienza per almeno due dozzine di persone forti e in salute. Eppure anche questo è un aspetto della città e della sua incapacità ad amare l’ambiente così ci ritroviamo a dover commentare non senza l’amaro in bocca. Qualcuno dirà che alcuni spazi verdi sono stati affidati ai privati in cambio dell’istallazione di un cartello pubblicitario, noi rispondiamo che questo esperimento non ha mai dato i frutti sperati e che in alcuni spazi sono rimasti solo i pali del cartelli e tutto intorno erbacce e rovi.

Una questione che appare visibile in ogni angolo della città eccetto quei pochi luoghi curati dal nostro unico giardiniere e da qualche associazione di volenterosi. L’aspetto “green” di una città sembra essere dalle nostre parti un optional quasi chic ma non è così. L’ambiente e la cura del verde pubblico sono esattamente il biglietto da visita di ogni città e a maggior ragione quando si è convinti (maldestramente e senza fondamento) di vivere in una città con vocazione turistica. La vocazione del degrado è quella che salta agli occhi e non certo quella turistica.

In fin dei conti davanti a tali ritardi e al grande disinteresse verso il verde pubblico non possiamo che dire grazie all’unico giardiniere superstite del Comune di Acireale.

(mAd)

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