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Il Movimento 5 Stelle Acireale risponde al dott. Salvo Nicotra.

 

Molto si è parlato degli allori di Santa Maria la Scala, il Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo aveva affermato ufficialmente con queste parole le motivazioni che avevano spinto l’amministrazione a questa scelta: “Riguardo alle nuove essenze arboree, la tipologia è stata scelta di comune accordo con la Soprintendenza di Catania, sentito il parere del presidente dell’Ordine degli agronomi e forestali di Catania“, peccato però che ieri quanto affermato da Barbagallo è stato clamorosamente smentito proprio dal Presidente degli Agronomi di Catania, dott. Corrado Vigo, il quale ha affermato testualmente: “non abbiamo trasmesso alcun parere né a mia firma personale né tantomeno da parte della commissione del Verde”.

Come è facile immaginare si è scatenato un immediato battage mediatico che ha messo sotto la lente di ingrandimento quanto affermato dal Sindaco, generando clamore sui canali social cittadini. Come già più volte capitato quando l’amministrazione e la maggioranza sono stati in difficoltà ecco spuntare fuori i veri azionisti di maggioranza di questa Amministrazione, i manovratori non eletti o non eletti a rappresentare i cittadini al consiglio comunale di Acireale. In poche parole il vero Sindaco e il vero Assessore al Bilancio del Comune di Acireale. E come era avvenuto immediatamente dopo la nostra conferenza stampa con il Sindaco Ombra Nicola D’Agostino che ci aveva tacciati di essere dei bugiardi salvo essere da noi prontamente smentito, ieri è toccato a Salvo Nicotra accorrere in aiuto e tentare di mettere una pezza, peraltro in maniera alquanto goffa, sulla sempre più imbarazzante posizione del Sindaco e Giunta sulla questione dei lavori di riqualificazione di Santa Maria la Scala.
Abbiamo risposto al Sindaco Barbagallo ed al Sindaco Ombra onorevole D’Agostino perchè allora non rispondere pure al dottor Nicotra?

Ed eccoci, dissezioniamo quanto da egli affermato e rispondiamo punto per punto:

1. “Il dott. Vigo afferma di aver sentito il nostro Sindaco e di avergli indicato come pianta, tra altre, anche quella di alloro: dov’è la smentita? Il sindaco ha preso per buono il consiglio e ha suggerito ai tecnici di impiegare l’alloro. Dove sta lo scandalo?”.

1. Come detto il Sindaco Barbagallo ha UFFICIALMENTE affermato di aver ricevuto il parere della Sopraintendenza e dal Presidente dell’Ordine degli agronomi di Catania ma il Presidente dell’Ordine degli agronomi lo ha pubblicamente smentito, dicendo di non avere recapitato nessun parere ne a sua firma ne tanto meno a firma dell’ordine. Dov’è lo scandalo? Beh il Sindaco ha affermato un fatto non vero che nell’ambito della gestione delle risorse pubbliche non è proprio una bella cosa, visto che si esigerebbe il massimo rigore e il massimo rispetto delle normative vigenti.
I cittadini di Acireale visto questo precedente come potranno ancora fidarsi di quanto dirà i futuro il Sindaco Barbagallo?

2. “Nel fatto che ha impiegato una amicizia personale per consigli che riguardano la Città, forse nel l’aver fatto risparmiare all’ente onorari per rilascio di pareri scritti, forse per aver tempestivamente ottenuto i chiarimenti che gli necessitavano attraverso una telefonata? Ma di cosa stiamo parlando.Io vedo nell’ atteggiamento del Sindaco quello del buon padre di famiglia, si è informato, ha colmato un dubbio. Cosa cambia se il parere fosse stato scritto. Il sindaco ha affermato di aver chiesto parere al Presidente dell’Ordine degli Agronomi che corrisponde all’acese Corrado Vigo. Dove sta la bugia?”.

2. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della gestione di oltre 800.000 € di denaro pubblico per la riqualificazione di un borgo marinaro all’interno del territorio comunale non della ristrutturazione del bagno dell’abitazione del Sindaco, del dottor Nicotra o dell’onorevole. Le risorse stanziate dall’UE, attraverso la Regione siciliana, servivano anche, eventualmente, a ricevere tutti i pareri, anche a pagamento, necessari ad avere le migliori informazioni possibili per un’oculata selezione dei materiali per i lavori di riqualificazione. Una telefona da parte del Sindaco all’amico agronomo non si può certo definire un parere tecnico ed infatti il dottor Vigo ha presumibilmente sentito la necessità di tutelare l’ordine che rappresenta smentendo il Sindaco.
Da sottolineare che il Sindaco è un ingegnere, non credo bisogna aggiungere altro.

3. Il dott. Vigo conferma, specifica che tutto è avvenuto nell’ambito di una discussione personale tra un Sindaco e il Presidente degli Agronomi: e che ci vuole la carta bollata? È pazzesco.”

3. Ci vuole la carta bollata? Se questa affermazione non fosse virgolettata sarebbe davvero difficile credere che sia stata concepita, messa in ordine e poi scritta dal Consulente del Sindaco in materia economica e finanziari degli Enti Locali dott. Nicotra. La risposta alla domanda di Nicotra è sì, ci voleval la carte bollata. Infatti il Sindaco sulla base di una informalissima telefonata con l’aminco agronomo ha deciso di impiantare degli alberelli di alloro che non erano previsti tra le specie da impiantare nel progetto che ricordiamo erano: Tamarix gallica o Lagunaria paterson o Albizia julibrissin o Cercis siliquastrum. L’impianto di questi alberi aveva un costo complessivo (mano d’opera ed altre voci tra cui l’albero stesso) che era, al lordo del ribasso d’asta e IVA di € 953,76, come risulta dalla voce NP. 23 del Verbale concordamento nuovi prezzi n. 2, allegato alla Perizia di Variante dell’Amministrazione Barbagallo del 2015. L’impianto di una specie non prevista in quella voce di prezzo avrebbe comportato il fatto di dover annullare quella voce di prezzo (NP 23) ed inserirne una nuova con prezzi differenti, visti i differenti costi (un alloro costa meno), delle nuove essenze arboree concordate. Invece il Sindaco ha permesso che venissero pagati gli allori allo stesso prezzo (€ 953,76) delle più pregiate specie arboree precedentemente previste in progetto, come pagare dei pezzi di vetro al costo dei diamanti.
Ribadendo la domanda se ci volesse la carta bollata? Sì, ci voleva la carta bollata.

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