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“Il ricordo diventa Memoria” di Camillo Tropea

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E’ trascorso quasi un mese dalla conferenza stampa organizzata dal GTA 2014 su “Il ricordo diventa Memoria” ovvero sui deportati acesi trucidati nei campi di sterminio nazisti. Ho partecipato all’evento e aderito al Gruppo di studio sull’argomento ma attendo ancora di venire contattato dal Dott. Angelo Pagano che così aveva promesso.

Non avevo potuto partecipare invece, come avrei fortemente desiderato, all’iniziativa dello stesso GTA tenutasi il 25 aprile presso il Comitato elettorale di Seby Leonardi: non mi sentivo a mio agio dato che ero candidato in una lista (“I Democratici”) dello schieramento di Roberto Barbagallo. Proprio tale inopportuna collocazione dell’iniziativa ho fatto notare durante la conferenza stampa dello scorso 28 giugno, peraltro usando toni pacati e apprezzando per il resto il contenuto dell’evento nel quale pure mi sento coinvolto con grande emozione (mio suocero oggi 93enne ha patito l’esperienza dell’internamento in campo di lavoro nazista per 20 mesi!).

Con mia grande sorpresa tale appunto ha però provocato l’incredibile scomposta reazione dell’on. Burtone che mi ha apostrofato senza motivo, supportato dall’immancabile corte di lacchè che non ha mancato di osannare e ringraziare il locale circolo PD per avere ospitato l’iniziativa proprio nel comitato elettorale del candidato sindaco sostenuto (sic!).

Stando così le cose mi vedo costretto, mio malgrado, a portare all’attenzione pubblica l’episodio per puntualizzare quanto segue: a) ribadisco che organizzare l’evento “il ricordo diventa Memoria” del 25 aprile nel Comitato elettorale di un candidato sindaco è stato quantomeno inopportuno;

b) non vi è necessità alcuna che la pratica di assegnazione della Medaglia d’onore ai deportati o alle famiglie dei caduti sia istruita e caldeggiata presso il Presidente del Consiglio da qualche importante politico locale (o dei dintorni!): l’iter della concessione è molto semplice e deve seguire una facile e rapida trafila burocratica. Si tratta di inviare una domanda, corredata dalla necessaria documentazione, a un Comitato appositamente istituito ai sensi della Legge 296/2006 art. 1 commi 1271 – 1276 che, esaminati gli atti, dispone il conferimento dell’onorificenza a cui segue il Decreto a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri e infine la consegna della Medaglia a mani del Prefetto o (per più fortunati) del Presidente della Repubblica; come appunto si dimostra nel caso di mio suocero Giuseppe Leotta (vivente) e di Santo Basile (deceduto) acesi, militari deportati nei campi di concentramento e destinati loro malgrado al lavoro coatto che mai vollero collaborare con i nazisti, entrambi insigniti di Medaglia d’Onore il 27 gennaio 2012;

c) capisco bene come sia connaturato al PD il patrocinio di iniziative di tale segno, ma nella nostra realtà cittadina forse ciò si traduce nel relegarle immeritatamente in un ambito troppo ristretto direi quasi residuale; comunque non ricordo alcuna iniziativa intrapresa dal locale PD a celebrazione delle Medaglie d’Onore conferite nel 2012, seppure la notizia abbia avuto un risalto mediatico che si è protratto ben oltre il giorno della memoria (27 gennaio) in Prefettura; difatti il successivo 2 giugno si ebbe altra solenne cerimonia dinnanzi alla Città nel corso della festa della Repubblica e il successivo 10 agosto venne altresì conferita una targa ai due insigniti nel corso del Premio “Aci & Galatea”.

Fuor di polemica, ma visto che ce n’è bisogno, mi riprometto di organizzare altra iniziativa volta a far conoscere ancora meglio alla città i citati casi degli insigniti del 2012: Santo Basile (alla memoria) e Peppino Leotta, prossimo 93enne preziosa testimonianza vivente di una pagina di storia di cui Acireale sconosce l’esistenza. Tali casi, vi assicuro, non sono meno interessanti e degni di quelli proposti nelle occasioni d’incontro procurate dal GTA 2014.

E’ anche consultabile presso la Biblioteca Zelantea una pubblicazione da me curata dal titolo “L’altra resistenza di Giuseppe Leotta” in cui ho raccolto notizie e testimonianze sulla vicenda degli IMI (Internati Militari Italiani) con particolare riferimento alla vicenda vissuta da Peppino.

Cordiali saluti. Acireale, 21 luglio 2014 – Camillo Tropea

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