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Il sindaco Alì: “Il consiglio comunale è chiamato a prendere coscienza della situazione finanziaria dell’Ente”

ACIREALE – L’11 settembre di buon mattino (alle ore 9.30) il consiglio comunale di Acireale sarà convocato per avere contezza e numeri intorno alla situazione finanziaria dell’Ente. Una situazione che da qualche mese è sotto la lente d’ingrandimento dei revisori dei conti, della corte dei conti e che non fa dormire sonni tranquilli al sindaco Stefano Alì.

Cosa succede? Lo abbiamo chiesto al sindaco Alì che afferma: “Il consiglio comunale sarà chiamato ad essere a conoscenza intorno alle questioni che ci ha segnalato la Corte dei Conti. Questioni per cui dobbiamo trovare delle misure attuative per risolvere i problemi”.

Problemi finanziari che possono e devono essere risolti con una visione complessiva della situazione finanziaria dell’Ente, con la presa di coscienza da parte di tutti i consiglieri comunali che saranno chiamati a dare una mano per trovare e concordare i migliori rimedi per uscire da questa fase di stallo.

Il sindaco Alì è chiaro quando afferma che vi sono “criticità legate ai rapporti con la Sogip”. E continua affermando che “la Corte dei Conti non vede chiara una certa situazione. Ovvero come è possibile che vi è il Comune che ha dei crediti verso la Sogip e la stessa che vanta crediti nei confronti del Comune? La Corte dei Conti su questo punto vuole capire di più e avere maggiore chiarezza”.

Chiediamo al sindaco quali sono gli altri rilievi mossi dalla Corte dei Conti. “Criticità relative alla quantificazione dei fondi dei crediti di dubbia esigibilità. Si tratta di fondi che dovrebbero coprire i crediti che non si riescano a far rientrare”. Un esempio di maggiore comprensione?  Continua il sindaco “Se ad esempio il Comune deve incassare centomila euro ma non ha la certezza di incassarli allora interviene il fondo di dubbio esigibilità che, però, viene calcolato con delle forme empiriche. Su questa modalità di calcolo la Corte dei Conti esprime dei dubbi”.

Ci sarà tanto da discutere nel consiglio comunale dell’11 settembre, una data che ricorda la tragedia delle Torri gemelle e che, speriamo per Acireale possa, invece, rappresentare un momento in cui si mette tutto in chiaro al fine di trovare il bandolo della matassa.

Il sindaco Alì: “Il consiglio comunale viene quindi chiamato a prendere coscienza della situazione e bisogna comprendere che si deve operare per risolvere presto e bene le criticità”.

Sindaco c’è anche da stimare quanto “contenzioso” è ancora pendente e, forse, perdente. Ovvero è possibile fare una stima attendibile del contenzioso che presto arriverà a giudizio e che, probabilmente, vedrà l’Ente soccombente?

Il sindaco Stefano Alì: “La Corte dei Conti ha anche dei dubbi rispetto al punto da lei indicato. Quante sono le cause che potremmo perdere? Quanti debiti abbiamo verso gli avvocati? Ed altre voci ancora.  Una serie di passaggi che la “corte” ci invita a chiarire. Altro passaggio importante è il tema dei residui attivi, ovvero le somme che dovremmo riscuotere ma che non riusciamo a fare”.

Ci faccia capire meglio. Quanto ammontano i residui attivi?

Stefano Alì: “Sono 77 mln di euro nel rendiconto 2017.  Su questo punto la Corte dei Conti vuole capire come intendiamo muoverci per provare a recuperare le somme dovute all’Ente. E’ il famoso discorso della riscossione unificata o altre misure che vanno considerate, insomma una serie di azioni che dovrebbero essere risolutive”.

Il consiglio comunale dunque sarà investito dalla responsabilità di conoscere la situazione finanziaria dell’Ente e di prendere le misure necessarie per far fronte ad una questione che non può protrarsi ulteriormente.

(mAd)

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