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Il sindaco Alì, il turismo con le visite guidate e la furia del degrado

ACIREALE – Nel sermone della domenica il sindaco di Acireale Stefano Alì dopo aver inondato tanti con una doccia di tristezza e di lamenti, si slancia in un capoverso di gaudio quando annuncia con fervore che il “personale dell’ufficio regionale del turismo, hanno proposto, gratuitamente, un servizio di visite guidate di Acireale.”

Sono notizie belle, fresche e piene di gaudio ed è per questo che, modestamente e sommessamente, diamo al sindaco e alle guide che accompagneranno quei “turisti per caso”, un consiglio per un itinerario.

Per prima cosa farei ammirare loro la bellezza annerita della facciata del Palazzo di Città. Eccola in tutto il suo splendore ricoperto di umidità e nero di muffa. Una facciata annerita di storia; una pessima storia di urbana disumanità. Consigliamo anche di fare avanti e indietro nei venti metri di isola pedonale.

Mentre si trovano al Duomo, impossibile non fare una visita alla Cattedrale di Acireale. L’interno è bello e silenzioso, bisogna fare solo un pochino di attenzione quando si entra ed esce dal portone principale perchè l’acitano, si sa, oltre che fare acquisti con l’autovettura vuole anche cercare di sentire qualche brano dell’omelia. Quindi attenzione alle automobili in transito in entrata e in uscita dalla Cattedrale.

Dopo aver visitato la Cattedrale immancabile la passeggiata al corso Umberto dove è piacevole immergersi tra i palazzi nobiliari e passeggiare serenamente guardando i negozi e staccandosi le caviglie dalle gambe grazie ad un marciapiede che è, di fatto, un muro (letteralmente). Si consiglia di marciare in fila indiana e respirare lentamente. Le polveri sottili sono note per la loro efficacia nel combattere e prevenire le malattie polmonari. Passeggiata consigliatissima ai bambini ad altezza marmitta.

Proseguendo per il corso Umberto irrinunciabile una visita al nostro spettacolare Belvedere. Dentro nel parco della villa comunale si può trovare una pace interiore rara e ci si può allontanare dal piacevole bordello alle polveri sottili che ammorba tutta la città. Un attimo di pace e riflessione è un momento regalato alla vivibilità e alla serenità.

Ancora non sono contenti le frotte dei “turisti per caso” ed allora perchè non fare un salto al parco delle Terme? Via, coraggio in marcia. Basta aspettare un numero imprecisato di ore e, forse, riusciranno a prendere un bus urbano che porterà i malcapitati in zona Terme di Acireale (quelle chiuse e nel degrado).

E alla fine della mattinata tutti felici a consumare un pasto in compagnia delle automobili. Un panino al gas naturale, una boccata di veleno, una granita alla mandorla e una spruzzata di marmitta d’epoca. (sopra e sotto).

Ovviamente se i “turisti per caso” dovessero resistere qualche ora in più, diventa impossibile non visistare la bella frazione a mare di Capo Mulini. Li tra uno slalom e il lezzo della frittura, in lontananza si possono ammirare i faraglioni. Anche in questo caso necessario prestare attenzione alle automobili in transito e ai camerieri che portano i vassoi da un lato all’altro della strada.

Sono momenti belli e che tutti desideriamo condividere, quelli che vedono il nostro sindaco, finalmente, gioire per la buona novella. “Visite guidate per i turisti” nella città del disprezzo della bellezza, in queste maledette pendici dell’Etna dove anche il belvedere di Santa Caterina diventa luogo di degrado e di assenza di manutenzione.

(mAd)

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