venerdì, Marzo 29, 2024
Google search engine
HomeDai lettoriItalia tra le grandi del mondo?

Italia tra le grandi del mondo?

Per capire meglio il significato del G7 bisogna conoscere i dati macroeconomici che riguardano il Belpaese.

Iniziamo con il “famigerato” pil, ovvero quell’indicatore di crescita che riguarda il prodotto interno lordo. Tasso di crescita PIL 0,9% il più basso in Europa dell’area euro. Altrettanto preoccupante il dato di disoccupazione stimato all’11,7% su base nazionale e che tocca punte vicino al 40% in Sicilia. In compenso il debito pubblico (malgrado i sacrifici imposti agli italiani) è di “2.260,3 miliardi, in aumento di 20,1 miliardi rispetto a febbraio. I dati sono riportati nel fascicolo ‘Finanza pubblica, fabbisogno e debito’ della Banca d’Italia”.

Per il lavoro (chi ha la fortuna di avere un lavoro) l’aumento salariale si è fermato allo 0,4% ed infatti sempre più ceti, per così dire garantiti, non riescono ad arrivare a fine mese malgrado abbiano un lavoro con contratto a tempo indeterminato. I lavori precari, invece, aumentano ma non danno ai giovani che vi accedono alcuna garanzia ne pensionistica, ne di programmare il loro futuro.  Il debito privato italiano corre al 176% , il bilancio del Governo è a – 2,4%, il debito pubblico vola a 2.260.273 milioni di Euro!

Ed ancora la produzione industriale – 14,8%, manufattiera – 26,8%, ordini di fabbrica – 12,6% – dati che hanno prodotto oltre 3.000 fallimenti.

Siamo, però, sempre bravi in corruzione. Guardando i dati di Transparency International Italia ci accorgiamo che nel 2016 peggio di noi vi sono solo la Grecia e la Bulgaria. Si stima che il 17% degli sprechi è imputabile alla corruzione. “Secondo uno studio di tre economisti italiani (Oriana Bandiera, Tommaso Valletti e Andrea Prat) pubblicato sull’American economic review, in Italia su 100 euro di sprechi 83 sono dovuti a inefficienza, 17 a corruzione”.

L’istruzione è un altro punto dolente del Belpaese italico. Secondo un’indagine condotta dall’Economist Intelligence Unit sui sistemi scolastici dei 50 Paesi più sviluppati, risulta che L’Italia è al 24° posto nelle classifiche mondiali.  Una posizione che mostra come il sistema istruzione italiano è vecchio ed inefficiente ed a questo dato si somma il fatto che “torna a crescere il flusso emigratorio, fino a raggiungere, secondo l’Istat, oltre 100mila espatri nel 2015. Secondo stime comparate tra dati italiani e dati esteri, tre i 250 e i 300mila espatri”.

Una situazione davvero complessa quella italiana, un tunnel infinito di cui non si riesce a vedere la luce, però siamo tra i sette del G7, quei “testoni” che hanno governato la crisi producendo ulteriore povertà e affidando le sorti dei popoli alle regole dell’iperliberismo e della finanza internazionale.

(mAd)

RELATED ARTICLES
- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments