venerdì, Aprile 19, 2024
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La solidarietà concreta per i lavoratori dell’IPAB OASI CRISTO RE

La questione dei lavoratori dell’Ipab Oasi Cristo Re è ormai arrivata ad un punto di emergenza sociale. Recarsi ogni mattina al lavoro senza vedere alcun compenso, senza stipendio per quasi tre anni è davvero un fatto su cui non possiamo tacere ne rimanere insensibili davanti a tale tragedia sociale.
Comprendiamo che l’iniziativa non potrà risolvere la difficile questione dell’iPab Oasi Cristo Re, una struttura, ricordiamo, che si occupa di anziani non autosufficienti e che hanno accolto migranti minori non accompagnati ed anche per questo servizio non hanno visto un solo euro!
Una situazione complessa che andrebbe risolta con una buona legge regionale ma che vede anche tanti acesi coinvolti in questa vicenda che sta raggiungendo apici davvero tragici. Incontri, commissari che vanno e vengono, tavoli tecnici al Comune e alla Regione ma tutto ad oggi non ha prodotto alcun risultato.
Davanti a tale situazione di difficoltà crediamo sia arrivato il momento di dare un segnale forte e concreto. Un segnale di solidarietà e di rappresentazione solidale della comunità. Tutti i cittadini dovremmo, mai come in questo caso, comprendere e tentare con ogni mezzo di andare incontro ai lavoratori dell’ipab oasi Cristo re. Possiamo farlo come cittadini sensibili e attivi con un gesto di solidarietà che oggi sarebbe certamente utile e gradito dai lavoratori che combattono ogni giorno per portare il cibo alla famiglia.
Non è tanto e non risolve i problemi dell’ipab oasi Cristo re ma è un segnale ed è un modo giusto e concreto per stare dalla parte dei lavoratori, dalla parte di chi soffre di più. Chiediamo anche ai politici dell’amministrazione, ai consiglieri comunali, ai politici nazionali e regionali acesi come noi, di aderire all’evento con un gesto concreto di solidarietà.
Concludiamo con le belle parole del signor Fabio Fontanesca: “Abbiamo sposato in pieno l’iniziativa lanciata su Fancity perché riteniamo corretto ed opportuno dare una mano ai nostri concittadini,padri e madri di famiglia,che stentano ad andare avanti.Devolveremo anche il 10% dei nostri incassi,non in beneficenza,ma in solidarietà nei confronti dei lavoratori”.

(mAd)

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