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L’insalata pasticciata del 25 aprile

insalata partigiana

Si intreccia e si complica la vicenda scaturita dalla disputa sul 25 aprile.
Sciascia si sarebbe deliziato: una moderna disputa liparitana con uomini, mezzi uomini, ominicchi etc.etc……
Noi di Fancity continuiamo a mantenere la nostra linea di rigoroso attaccamento ai valori della Resistenza, dell’intangibilità dei valori fondanti la nostra Costituzione Repubblicana.
Ma è difficile, difficilissimo assistere a questo teatro indecente che si sta costruendo attorno al 25 aprile.
La neonata sezione dell’Anpi Acese, sta facendo di tutto per rimediare una pessima figura, tra l’altro ligia alla tradizione politica del centrosinistra acese che pensavamo (o speravamo) fosse culminata e finita nella disastrosa campagna elettorale delle amministrative del 2014.
Se l’intenzione (mi auguro di no) era quella di deligittimare e fare sfigurare il Sindaco Roberto Barbagallo, l’effetto è diametralmente opposto. L’idea di denunciare il Sindaco (non ho veramente capito per quale motivo), rischia di rivelarsi un autogol peggiore dell’alleanza al ballottaggio con la destra nostalgica.
Proprio la destra gongola e gode: dai silenzi imbarazzati è passata ad un allegro humour, neanche tanto all’inglese.
Non mi piace assistere a campagne elettorali anzitempo, non mi piace che Catania, Palermo, Roma o Bruxelles ingeriscano sulle scelte prettamente acesi surclassando chi, da acese, dovrebbe parlare.
Un gesto di conciliazione si rende necessario, non roviniamo la giornata completamente, cogliamo il risultato, la dedicazione del Largo 25 aprile è una vittoria che due anni fa era inimmaginabile.
Continuando così gli Acesi si convinceranno che gli unici che tengono ai valori del vivere civile che la Resistenza ci ha donato, li abbiano interpretati in pieno solamente in pochissimi e tra questi mi è doveroso citare Saro Patané.
Compagni dell’Anpi, volete davvero che gli Acesi possano pensare che la sezione di Acireale sia stata costituita per mettere i bastoni tra le ruote all’Amministrazione e non per testimoniare i valori della Resistenza al nazifascismo?
Sarà difficile spiegare agli Acesi che stanno vivendo una profonda crisi economico-sociale, con la recrudescenza della criminalità, con la povertà e la fame dilagante, che la CGIL, un sindacato, sta puntando in questo momento il proprio interesse su Acireale per la questione della sfilata dei fiori e non per le sue problematiche.
Gli Acesi vorrebbero sapere, se gli ottimi parlamentari LUISA ALBANELLA (PD), GIOVANNI BURTONE (PD), e i senatori FRANCESCO CAMPANELLA (SI-SEL), FABRIZIO BOCCHINO (SI-SEL), abbiano prodotto per Acireale solo l’interrogazione riguardo il 25 aprile o invece qualcun altra riguardo la tragica crisi che stiamo vivendo, coi giovani che vanno via e del malessere di chi resta.
Non sarebbe bello cantare tutti insieme la mattina del 25 aprile “Bella Ciao” mettendo da parte le polemiche?
Per il 2017 l’Amministrazione è avvisata: l’Anpi organizzerà una grande manifestazione e le Istituzioni sono invitate fare la loro parte, Piazza Duomo, Corso Umberto e Piazza Indirizzo sono già impegnate dalle 08,00 alle 22,00.
Ho visto che avete un bel programma per le scuole e questo vi rende onore: non sarebbe bello partire con lo strascico e l’eco delle polemiche.
Il 25 aprile 1945 apriva le porte alla pace e alla libertà… ad Acireale proprio il 25 aprile deve portare la guerra?
Non un passo indietro, ma un passo di conciliazione. Grazie
(santodimauro)

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