Cittanova, Bari e adesso anche Turris. Terza sconfitta consecutiva per l’Acireale che non riesce più a riemergere dal periodo nero in cui sembra essersi immersa. Una sconfitta, quella di ieri, che non è di certo un dramma vista la forza della squadra avversaria ma che va ad aggiungersi alla lista dei K.O. ottenuti fin qui. D’altrocanto, una Turris che dopo un inizio difficile sta tornando a macinare punti consacrandosi sempre di più come la più accreditata a contrastare la corazzata Bari. Per il match dell’ “Amerigo Liguori” la cornice non è certo delle migliori: porte chiuse come già diramato nella giornata di sabato dal Prefetto di Napoli. Carlo Breve vara qualche novità di formazione, come Pappalardo che prende il posto di Biond tra i pali, Di Pasquale che torna dal 1′ sulla destra della linea difensiva con Iannò che scivola sulla sinistra, Talotta nel ruolo di mezzala sinistra con Russo e Savanarola, in attacco il ritorno di Manfrellotti con Leotta e Madonia sugli esterni. A dirigere la sfida il sig. Nicolae di Pordenone.
Il primo squillo è subito dei padroni di casa con Longo, che va via sulla sinistra, entra in area di rigore, mette un pallone pericoloso in mezzo ma la difesa granata è brava a respingere. Poco dopo ancora dalla sinistra un pericolo creato dalla Turris, con un cross in mezzo teso in area che non viene però raccolto da Celiento. Sono le prove generali del gol del vantaggio che arriva al 25′: un pallone respinto dalla difesa dell’Acireale viene scodellato nuovamente in mezzo dove Longo è bravissimo a saltare in mezzo a Campanaro e Iannò e a trafiggere di testa Pappalardo da distanza ravvicinata. Turris 1 Acireale 0, ma il primo tempo della difesa granata è da incubo: dopo il gol del vantaggio, è ancora Longo a scappare via in profonfità ben imbeccato da un compagno, il capitano dei padroni di casa entra in area di rigore ma Pappalardo in uscita evita la seconda rete rischiando anche il rigore. Seconda rete che però arriva poco dopo. Stavolta è Vacca a colpire con un tiro dalla lunetta ben angolato che Pappalardo non riesce a trattenere. Palla all’angolino e 2-0 Turris in 8′. Il primo tempo termina quindi col doppio svantaggio da recuperare per l’Acireale.
Nella seconda frazione subito Aprile e Bellomonte per Russo e Di Pasquale con Talotta che torna nel ruolo di terzino sinistro. Proprio il n.8 granata al 51′ è protagonista: va via sulla fascia, ottimo scambio con Madonia, arriva sul fondo, mette in mezzo un pallone tagliato e Leotta come un falco in scivolata mette dentro il gol che accorcia le distanze. Quarto gol stagionale per il n.11, terzo consecutivo e si conferma forse l’uomo in più ad oggi di questa squadra. Dopo il gol subito la Turris inizia ad attaccare a testa bassa creando pericoli: prima è Signorelli che dal limite dell’area manda a lato di poco, poi con Longo che impegna ancora Pappalardo. L’Acireale prova a metterci cuore e grinta, ma le speranze di pareggio si dissolvono al minuto 74′: è sempre Longo a far ammattire la difesa granata con i suoi scatti in profondità, viene ben servito da un compagno e al volo dalla parte sinistra dell’area lascia partire un mancino al volo che si insacca sotto l’incrocio dall’altra parte. Nulla da fare per Pappalardo, ma soprattutto nulla da fare per l’Acireale. Breve le prova tutte, inserisce allora anche Manfrè e Sorbello. Nulla di fatto, la Turris si impone per 3-1.
Un dominio netto quello dei padroni di casa e un’Acireale che paga ancora le scorie di un momento difficile da superare al più presto. Poco o nulla se non qualche azione sporadica ed un gol di Leotta non coinciso con uno stop ai pericoli creati dai padroni di casa. Ci sarà da lavorare e ci sarà da riemergere da questo buco nero in cui si è entrati. La gara giusta sarà allora quella di mercoledi, in casa contro il Marsala.
(Giorgio Cavallaro)
