venerdì, Marzo 29, 2024
Google search engine
HomeCulturaPiccola storia di Jaci - c'erano una volta i comizi elettorali

Piccola storia di Jaci – c’erano una volta i comizi elettorali

Oggi, le campagne elettorali si svolgono col supporto di internet, dove  i candidati riescono pure a interagire con i potenziali elettori. Fino a qualche decennio fa, il candidato offriva la sua proposta politica attraverso il comizio. In Acireale rimangono nella memoria i comizi dei democristiani dove il decano degli oratori era l’On Vigo . Tra i comizianti della destra missina  si distingueva per l’oratoria fine il Sen. Filetti, memorabile fu pure il discorso del Dott. Fichera, che come ricordano le cronache, fece tremare piazza Duomo. Tra i comizi della sinistra ricordiamo quelli  dell’avv Mario Martinez.  Il prof Pagano nel suoi scritti, vero viaggio nella memoria, ricorda l’arte dei comizi e i suoi principali protagonisti in una Acireale del dopoguerra e in pieno boom economico.

“Il comizio della piazza della grande o piccola città, del rione e del quartiere non determina più le attese di prima. Sono affollati soltanto i comizi capillarmente preparati dalle varie organizzazioni di partito, gli altro offrono ben poco. Anni fa , al comizio si andava come ad uno spettacolo, il cui protagonista non era soltanto l’oratore, atteso al varco dalla folla ad applaudire o a dimostrare apertamente il suo dissenso, ma anche, e sopratutto, gli spettatori: la piazza si animava come uno stadio in fermento; il teatro assumeva aria di festa riempendosi di persone esigenti e vivaci, come per una rappresentazione. Al calore umano subentrava a poco a poco, la freddezza del video.

Nella nostra Acireale Piazza Duomo era , ed è, scenario incomparabile delle gare elettorali. Il teatro Bellini, un piccolo  gioiello che il fuoco, purtroppo, non ha risparmiato e che gli uomini non hanno più rimesso in sesto, arrendendosi alle misteriose fiamme di una tragica notte di carnevale, accoglieva i comizi di gala. Per i  discorsi di cartello si lasciava qualsiasi impegno. Scelba, Finocchiaro Aprile, Aldisio, Bianca Bianchi, Saragat, Abanese, Lombardi, Condorelli, Anfuso, Gina Mare, Vigo erano i personaggi politici che richiamavano più folla. I comizi di Finocchiaro Aprile, capo del separatismo siciliano, erano i più accesi per le passioni antiunitarie di quei drammatici momenti; quelli di Bianca Bianchi, saragattiana, erano contraddistinti dal fascino della grazia femminile e della garbata signorilità, con cui la gentile esponente socialista presentava le idee del sole nascente; Saragat, presidente della Costituente, attirava con la sua spiccata vivace personalità di leader; Filippo Anfuso richiamava per l’elegante e concettoso eloquio e per la sua garbata polemica; Albanese per l’irruenza della parola di partigiano della pace e di strenuo difensore dei diritti del popolo; Scelba per gli attacchi a l comunismo, al quale lanciava la famosa sfida” Se fossi comunista, farei oggi lo stesso la rivoluzione…”: Gina Mare, comunista, membro del Parlamento Siciliano, e Luigi Di Mauro, comunista anche lui, per la popolare scalmanatezza dei gesti; Enrico Medi, per la serrata logica del ragionamento; Vigo acese, per il periodare demostenico e ciceroniano nel quale non mancavano i più bei fiori stilistici, di cui difettavano , invece, i discorsi degli oratori “venuti dalla gavetta” apprezzati lo stesso, per il contenuto e per il calore che c’era dentro.

Oggi diciamo addio al vecchio comizio, Siamo ormai smaliziati. Non attendiamo più con impazienza il discorso della mezzanotte dell’ultimo giorno di contesa elettorale, quando a Gaetano Vigo “toccava spegnere le luci, come al vecchio nonnino…”, e Mario Martinez, “L’Avvocato del popolo”, veniva portato in trionfo dai compagni lavoratori fino alla sua abitazione in via Alessi, novello De Felice, dopo il comizio di chiusura in cui aveva entusiasmato parlando di “alternativa socialista” e delle “campane della pace fatte con il bronzo fuso dei cannoni di guerra”. L’oratoria di Martinez, il parlamentare con le ghette, era apprezzato anche dagli avversari, che vedevano ( e vedono) in lui il vero buon socialista. Gli agoni di piazza, in fondo, hanno lasciato in noi, non più giovani, un velato senso di malinconia”.

prof. Antonio Pagano – Acireale Viva 1971

Foto dalla pagina  fb del prof. Salvatore Consoli

Comizio di ringraziamento 13 Novembre 1960.

Nella foto: Enzo Patanè -Paolo Nicolosi – Gaetano Vigo – Bonanno – Pippo Aleppo – Antonio Coniglio – comm. Leotta

 

RELATED ARTICLES
- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments