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Piccola storia di Jaci – Emigrati Acesi, 1911

Il fenomeno dell’immigrazione, tra il 1901 e il 1914 aveva interessato anche le contrade Acesi. La crisi agrumicola, la fillossera  che aveva messo in crisi il comparto vitivinicolo (la produzione vinicola era uno dei volani principali dell’economia di allora) e il suo indotto  aveva costretto molti Acesi a prendere le navi verso gli Stati Uniti , mentre una nutrita comunità “Scalota” opterà per Mar del Plata in Argentina. Il prof. Cosentini nel suo Saggio “Primo Novecento , l’inizio secolo in Sicilia e Acireale”  accennava a questo fenomeno. Molti emigrati scriveranno, ai parenti rimasti, sulla loro nuova vita.

“Nostri concittadini emigrati negli Stati Uniti d’America scrivevano lettere significative di progresso. Ecco il brano di una di tali lettere, che una mia zia ripeteva a memoria, per esserne stata destinataria: ” Edistinta patrona qui si viaggia tutti ad un posto nelli trammi e nelli treni, e non ‘nporta che suia un lorto, un scumeca o un zappatore” (nei treni e nei tranvai non si fa differenza di posto, com’era da noi, almeno nei treni; e non importa che si tratti di un signore-padrone, di un calzolaio o di un contadino). Quanta gioia nella conquistata uguaglianza, in luogo tanto lontano dalla propria terra natale.

Cristoforo Cosentini “Novecento in Sicilia e ad Acireale”

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