Con l’avanzata delle truppe britanniche verso Acireale, si poneva il problema della preservazione delle opere d’arte, in particolare le principali statue dei Santi protettori cittadini, che costituivano, oltre ad essere oggetti venerati dalla devozione popolare, cespiti di inestimabile valore, vedi il busto di Santa Venera e il suo ricco tesoro. Il sig. Salvo Terni , del Comitato della Madonna del Rosario, ci porta a conoscenza di un particolare aneddoto, appreso da persone vicine alla chiesa tra cui la baronessa Johanna.
“ Un pomeriggio, prima dell’arrivo dei britannici, la Statua della Madonna del Rosario, molto pesante, venne adagiata in una cassa e per la porta laterale della chiesa di San Domenico venne portata nel palazzo dei baroni Musmeci della Torre Amena, da sempre devoti della Madonna, e nascosta nelle cantine del palazzo.
Fortunatamente le cronache storiche cittadine non riportano atti di saccheggio a opera delle truppe britanniche, tutto sommato, i “britanni” si comportarono bene con la popolazione, solo qualche pupo di Emanuele Macrì prese il volo
