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Piccola storia di Jaci – Festa della Madonna della Scala e la fine dell’estate. 1976

Il prof. Antonio Pagano nel suo libro “Acireale rivisitata” raccontava della festa nel borgo marinaro di Santa Maria la Scala, della devozione degli scaloti verso “a Matri diĀ  Diu a Scala” e la malinconia dell’arrivo della brutta stagione di cui agosto era “capu d’invernu”

La Festa della Madonna della Scala l’ultima domenica di agosto. I fuochi d’artificio, che illuminavano le placide acque del mare, aprivano in cielo ampi squarci di un rosso sangue vivo, cui seguiva ora una fitta cascata di candide stille di fuoco, ora un continuo schiudersi di bellissime corolle con petali sfolgoranti. I pescatori, molto devoti alla Vergine, portavano in processione la statua della Madre di Dio, dalla Chiesa, dalla facciata color mattone cotto, fino al mulino, rinomato per la fredda acqua scaturente dalla roccia viva della selvaggia Timpa di Aci. Sul Fercolo il vecchio Parroco, che a Santa Maria la scala trascorse una vita intera in cura di anime, era visibilmente commosso. Buono come il pane di casa, candido come un bimbo e saggio come un patriarca, quel prete conosceva le ansie, le trepidazioni e le speranze di ogni pescatore dal corpo corroso dalla salsedine amara, prigioniero, da una parte, dalla gran mole della timpa, dall’altra, dal mare, amato come una persona di famiglia, anche se, nonĀ  poche volte, si dimostrava cattivo al punto da infierire terribilmente, con l’impeto della sua forza immane, sugli uomini e sulle loro povere cose. La gioia per la festa dell’ultima domenica di agosto era, perĆ², offuscata da un lieve velo di malinconia. Con Settembre alle porte, i fuochi a mare avevano tutto il sapore di un addio all’estate. Qualche intenso acquazzone agostano aveva fatto sentenziare ai vecchi con gnomico cipiglio “Austu capu d’invernu”. Con i primi aliti del vento di settembre, Santa Maria la Scala sarebbe tornata alla sua quiete, anche se i bagni continuavano, ancora un po’, per chi non intendesse rinunziare alle delizie del mare settembrino profumato di alghe mature.

foto dal sito “Isola in festa”

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