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Piccola storia di Jaci- Il Tempio dell’Area archeologica di Santa Venera al pozzo

 

In questo contenuto parleremo del secondo di questi templi, quello dell’area archeologica di Santa Venera al pozzo, oggetto di studio oltre che della locale sovrintendenza, anche di studiosi e tecnici.
Alla fine degli anni ’80 viene pubblicato uno studio dell’ingegner Tomarchio e pochi anni dopo un secondo dell’architetto Ioppolo.
Poiché in questa sede si vuole unicamente far conoscere il patrimonio, e le bellezze un tempo esistenti, della nostra Aci, e non essendo lo scrivente ne un archeologo ne un tecnico, parleremo di come è stato creato il modello 3d del tempio in oggetto.
Grazie ad un programma per la realizzazione di modelli tridimensionali di relativamente semplice utilizzo (google SKETCHUPP) ho riportato fedelmente su pianta i dati riportati negli studi utili per la sua realizzazione.
L’unità di misura utilizzata al tempo della sua realizzazione è stato il piede greco-romano (cm 29,6) e le sue dimensioni di base rilevate sono di piedi 18 di larghezza e piedi 27 di lunghezza ai quali si sommano ulteriori piedi 3 per la realizzazione dei relativi gradini d’accesso, con alzata di cm 22,2 (palmus maior).
Lo spessore dei muri era di piedi 2 per tutta la struttura, mentre la cella (vano centrale) a pianta quadra misurava piedi 14 per lato.
Lo stesso tempio alla luce di un accurata analisi, si presenta come “Anphiprostilo”, tipico dei templi greci, mentre precedentemente si era proposto un ipotesi di tempio “Antis”.
Riportate le misure sulla base del disegno si è proceduto alla realizzazione del modello 3d innalzando le relative pareti, si è proceduto con la collocazione delle colonne della realizzazione dell’apertura e di quant’altro necessitava per rendere il modello quanto più realistico.
L’aver riportato le esatte dimensioni della struttura rendeva verosimile lo stesso, ma per arricchirlo ulteriormente ci siamo avvalsi di modelli predefiniti che lo stesso programma ci consente di scaricare, modelli che naturalmente andavano modificati per le nostre esigenze.
I personaggi, la divinità (quest’ultima tradizionalmente attribuita a Venere) il fuoco ardente, la porta e quant’altro non potevano che arricchire e rendere vivo il modello.


Già dopo gli studi effettuati in sede, l’architetto Ioppolo, realizzo e pubblicò alcune ricostruzioni in 2d dei nostri maggiori monumenti mentre l’amico architetto Piero Raneri, in collaborazione di un team, realizzava un video di qualità per un suo cd, dove era presente anche il modello del tempio in versione animata.

© Aurelio Grasso

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