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Piccola storia di Jaci – La devozione alla “Bammina”

Una delle devozioni piu amate dal popolo acese è quella verso Maria bambina, intesa a “Bamminedda”. Ancora oggi, l’ 8 di settembre, si celebra la solennità della sua natività con una festa molto sobria e semplice. In un saggio scritto da  Padre Raimondo da Castelbuono dell’ o.f.m. cappuccini, pubblicato dall’ Accademia degli Zelanti nel 1975, ci narrava la nascita e lo sviluppo del culto nella chiesa del convento dei padri cappuccini ubicati nell’ omonimo quartiere e la lite dei frati con i rettori della chiesa di San Pietro dove il culto si svolgeva da tanto tempo.

La devozione a Maria Bambina.

Era tradizionale nella città, sin da tempo antico, nella chiesa di San Pietro ( in Basilica è presente una tela della “Bambina” opera di Paolo Vasta). Ma l’ 8 giugno 1754, con l’aiuto di parecchi devoti, il P. Costantino d’Aci, noto predicatore e autorevole membro della provincia cappuccina di Messina, spinto dalla sua particolare devozione verso la Vergine, espose “pubblicamente sull’altare maggiore di questa nostra chiesa d’Aci Reale una statua di rilievo dell’Infanta Signora in vaga foggia adornata, e della Reliquia del sacro di Lei capello in petto munita”. La piccola statua, alta circa 60cm., è in argento, colorata nel viso e nelle manine, decorata finemente con oro ecc.. Da allora una solenne funzione si celebrava l’8 di ogni mese, e poi, dopo un novenario di preparazione, l’8 settembre la festa era celebrata anche con una processione nell’ambito del convento. P.Costantino, per incrementare la devozione, ottenne l’indulgenza plenaria per l’8 settembre, e indulgenze parziali per le celebrazione mensili. Egli celebrava la messa dell’alba (oggi chiamata la messa dell’aurora) , con sermoni pieni de fervore. Il popolo accorreva suscitando reazioni da parte del clero della chiesa di San Pietro, che, alla fine , ricorse al Tribunale di Monarchia; la lite che ne sorse finì con una sentenza del Vescovo di Catania, Mons. Salvatore Ventimiglia, che decise ampia libertà per i frati, in base alla prescrizione decennale. Manco a dirlo, la frequenza del popolo si moltiplicava.

(Seby Pittera)

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