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Piccola storia di Jaci – La Pia Opera della Redenzione dei Captivi, anno 1562

Le continue infestazioni dei corsari divenuti padroni dei nostri mari determinarono nuovamente il vicerè a riunire l’esercito per allontanarli dal regno. Però, essendo grande il numero dei Cristiani caduti in mano dei Turchi, il 10 aprile 1562, egli impose ai Giurati di Aci e degli altri comuni dell’Isola di riunire in giorno di domenica il popolo nella chiesa maggiore e celebrata ivi la messa solenne, esortare i cittadini a raccogliere elemosine per la Redenzione dei captivi. Indi ordinò di mettere in ordine a punto di guerra le milizie per la custodia delle marine minacciate dall’armata del  turco et de vaxelli di corsali de Legeri (Algeri) de Barbaria, . . . in ordine per uxire a danno de li regni et domini di sua Maestà. In esecuzione di questi ordini il capitano e giustiziere Pietro Morene del Palayo,, con bando del 23 aprile ordinò che il 26 fosse tenuta nella mayori Ecclesia di Aquilia chiamata la Nunciata la riunione del popolo per la pia Opera della redenzione degli schiavi, e siccome, attesa la carestia di quell’anno e la povertà dei cittadini, non si riuscì a raccogliere elemosine, fu riunito il 10 maggio un consiglio estraordinario per trovare denaro per l’opera sì pietosa. In questa riunione furono tutti concordi nello accettare il voto del capitano, che il comune anticipasse 50 scudi alla deputazione di quest’opera, con diritto di riscuoterli nella prossima gestione degli abitanti del territorio.

Can. Vincenzo Raciti Romeo – Aci nel secolo XVI pag 157-158

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