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Piccola storia di Jaci – Nuova pavimentazione della Cattedrale, anno 1975

Nella Cattedrale di Acireale si eseguivano i lavori di pavimentazione, l’Accademia degli Zelanti, con una Lettera raccomandata, esprimeva al vescovo pro tempore, mons. Bacile, le perplessità per la scelta discutibile del granito rosso. Pavimentazione sicuramente non adatta all’estetica del maggiore tempio religioso della città.

18 febbraio 1975

Per Sua Ecc. Rev. il vescovo di Acireale

Di seguito alla lettera raccomandata, concernente la nuova pavimentazione della nostra Chiesa Cattedrale, indirizzata anche a V.E. Rev.ma dalla ditta Fratelli Pappalardo – lavorazione marmi- l’assemblea generale di Soci effettivi di questa Accademia, nella riunione del giorno 8 u.s., ha preso in considerazione il problema, dandomi incarico di comunicare a V.E. Rev.ma i punti principale della discussione e la relativa conclusione.

L’assemblea dei Soci, avendo appreso che i lavori sono già in corso e che è stato effettivamente scelto il nuovo pavimento da impiantare nella Chiesa (pavimento di granito rosso), si è assai sorpresa e rammaricata che un’opera di tanto impegno per le sue rilevanti implicazioni di ordine artistico, e riguardanti il  maggior Tempio cittadino, sia stata decisa ed iniziata da parte della Chiesa Cattedrale (dal Parroco o, com’è sembrato più probabile, dalla direzione del Capitolo) senza aver sentito prima – come pure si è appreso – la locale Commissione di arte sacra e gli organi nazionale preposti alla tutela del patrimonio artistico; e trascurando altresì che Enti come L’Amministrazione Comunale ed altri (fra i quali mi consenta di includere anche la nostra Accademia, di cui fanno parte pure sette sacerdoti e il Vescovo Ausiliare) potessero avere a cuore (come altra volta dimostrato), per il bene comune e delle opere da eseguire, anche le iniziative riguardanti la Chiesa Cattedrale – che è l’anima della diocesi – e l’armonia artistica della Chiesa stessa.

L’assemblea dei Soci si è poi rattristata particolarmente, considerando le scelte già fatte in merito al nuovo pavimento, quasi che non vi fosse differenza di soluzione di continuità fra la nostra Chiesa Cattedrale e locali cittadini di natura del tutto diversa e destinati a ben altra funzione della Cattedrale, ove il medesimo pavimento è già in opera.

Infine, dopo altre considerazioni, l’assemblea dei Soci ha deliberato a pieni voti di rivolgere un vivo appello a V.E. Rev.ma – nel quale interamente confida – perchè intervenga con la Sua autorità e nel modo che crederà più opportuno, al fine di contenere – almeno – il danno che per l’arte e l’armonia della nostra Cattedrale potrebbe derivare dalle nuove opere in via di esecuzione e da quelle altre, di cui si dice, che potrebbero essere connesse con quelle in corso

Gradisca i miei devoti ossequi.

il presidente dell’Accademia

Cristoforo Cosentini

Memorie e Rendiconti – Accademia degli Zelanti Acireale

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