Sono i fischi di fine gara a raccontare la pessima prestazione dei granata di oggi. Nessuna risposta al difficile momento negativo in una gara che non ha visto mai l’Acireale rendersi pericoloso, troppo scialbo nell’atteggiamento e poco attivo nei singoli. Un mix di elementi che ormai da ben 5 match hanno messo la squadra allenata da Carlo Breve nelle condizioni di racimolare un solo pareggio, seguito poi da 4 sconfitte consecutive. L’ultima, quella di oggi, racimolata contro un Marsala che nulla o poco più ha creato rispetto all’Acireale visto oggi, ma col merito di aver concretizzato al meglio l’unica premessa venutasi a creare dalle parti di Biondi.
Come nel match scorso, anche oggi qualche novità di formazione rispetto all’undici proposto solitamente: dopo la non eccellente prestazione di Pappalardo, tra i pali torna Biondi; in difesa spicca l’assenza di Campanaro al centro della difesa, al suo posto Chiochia insieme a Gambuzza, ai loro lati Iannò a destra e Talotta a sinistra; in mezzo al campo ancora Aprile davanti la difesa, Savanarola e Russo i due interni; in attacco altra assenza illustre, fuori infatti Madonia con Manfrè e Leotta sugli esterni a supporto dell’unica punta Manfrellotti. E’ una gara che poco ha da raccontare e lo si intuisce quando il primo squillo arriva al 25′ con Savanarola che tenta di sorprendere il portiere Giappone quasi da centrocampo. Prima poco o nulla, se non qualche innocuo pallone scodellato in avanti da entrambe le squadre. Al 40′ sulla testa di Manfrellotti il primo vero pericolo del match: è Manfrè ad andare via sulla destra riuscendo poi a mettere un cross ben tagliato in area, sul pallone si avventa il centravanti granata ma la sua incornata è ben respinta da Giappone che devìa in angolo. Il primo tempo termina 0-0.
Nella ripresa subito Savanarola a rendersi attivo con una serie di azioni sulla destra. Proprio dai suoi piedi nasce un pericolosissimo cross in mezzo verso Manfrellotti, ma la difesa marsalese è attenta. Al 58′ palla gol per il Marsala con Balistreri che ciabatta dai 25 metri, tiro che si trasforma però in un pericoloso invito per Tripoli che non riesce ad avventarsi sul pallone a due passi da Biondi. Risponde l’Acireale col neo entrato Madonia, dalla sinistra riesce a mettere al centro per il taglio sul primo palo di Manfrellotti ma non riesce al volo a centrare il bersaglio. Al 78′ l’episodio chiave della gara: da un’azione confusa il pallone arriva sui piedi Prezzabile che dai 20 metri riesce a domare la sfera e con un destro potente e preciso a battere Biondi per il vantaggio ospite. Eurogol del 18 in maglia azzurra che già ad inizio stagione, in Coppa Italia, aveva colpito l’Acireale proprio al “Tupparello”. Con gli ospiti avanti ci aspetterebbe una reazione feroce dei padroni di casa, ma non basta un abbozzato 4-2-4 a creare grattacapi alla difesa azzurra. Anzi, al quarto dei 6′ di recupero concessi dal direttore di gara è proprio il Marsala a sfiorare addirittura il raddoppio. In contropiede l’attacco lilibetano riesce a rubare palla a Talotta, pallone che arriva ancora nei piedi di Prezzabile che col suo mancino da dentro area non riesce a chiudere i giochi. Non servirà comunque perchè è questa l’ultima occasione di una gara scialba e poco divertente. Il Marsala espugna il “Tupparello” per 0-1 e crisi nera per l’Acireale.
Dopo ogni match le due curve sono solite rendere omaggio ai calciatori, così non è quest’oggi, con i tifosi che riservano loro fischi di delusione per le continue prestazioni non all’altezza. «Prenderemo dei provvedimenti in tal senso, non ci sono più scusanti e vogliamo delle risposte da tutti» ha tuonato poi in sala stampa il direttore Pasquale Leonardo visibilmente deluso. «Lavorare e ancora lavorare, dobbiamo uscire da questo momento negativo» spiega invece il tecnico Carlo Breve, chiamato ora più che mai a svoltare. Domenica Acireale ancora in casa, ad arrivare sarà il Locri.
(Giorgio Cavallaro)
