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Questione revoca finanziamento CCR, il dott. Scalia: “Potrebbero esserci gli estremi per un ricorso”

ACIREALE – La questione CCR con il decreto di revoca del finanziamento ha messo in moto una serie di dichiarazioni di cui alcune fortemente in contrasto tra loro. Da chi ha scaricato le colpe all’amministrazione Barbagallo a chi ha dirottato le responsabilità alla burocrazia fino al vicesindaco Pirrone che ha chiarito che le “carte” erano state inviate alle Regione e che si è trattato di un equivoco, in qualche modo, risolvibile.

In questa ridda di dichiarazioni rimane un decreto di revoca del finanziamento per la realizzazione di quel CCR tanto atteso da tutti i cittadini che avrebbe certamente portato ad un più compiuto percorso verso una migliore gestione dei rifiuti e avrebbe potuto anche garantire un ulteriore sgravio della tari. Alle dichiarazioni del vicensindaco Pirrone e a quelle degli ex assessori Leonardi e Fichera si aggiunge, con la chiarezza di sempre, quella del commissario dott. Salvatore Scalia che chiarisce in maniera esemplare un passaggio della cronistoria di questa vicenda. Ovviamente chi si era permesso, con troppa faciloneria, di tirare in ballo l’ex commissario non dovrebbe fare altro che scusarsi.

Queste le chiare e autorevoli affermazioni del dott. Salvatore Scalia (già commissario al Comune di Acireale).

Afferma il dott. Salvatore Scalia: “Dopo una pec dell’ex assessore Fichera, vengo rassicurato dal Rup ing. Torrisi che tutta la documentazione era completa e che manca solo la somma di 45 mila euro, recuperata con una variazione di bilancio. Rispondo ad una nota regionale del 5 giugno motivando la necessità per il comune di avere una proroga. Appare strano che oggi non solo i seri motivi espressi non siano stati presi in considerazione per la proroga ma pervenga una revoca, ci potrebbero essere gli estremi per un ricorso”.

La questione potrà essere risolta con un ricorso, oppure si potrebbe accedere al prossimo finanziamento previsto, come affermato dal vicesindaco Pirrone, tra fine agosto e inizio settembre di quest’anno? Difficile dirlo resta solo il sentimento di un’occasione perduta e la sgradevole sensazione che anche questa volta, per la realizzazione di un’opera pubblica così importante, bisognerà aspettare degli anni.

(red)

 

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