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Referendum Costituzionale – La risposta dell’on. Nicola D’Agostino: “Non c’è nessuno che mi possa dare ordini di scuderia”

d'agostino

Caro Mario,

In nome della nostra antica amicizia e della necessaria franchezza devo dirti che il tuo intervento mi è sembrato troppo nervoso, tanto che gli argomenti a sostegno del no da te esposti appaiono ancor di più inconsistenti. E siccome hai utilizzato toni inusuali nei confronti delle mie tesi, sono costretto a risponderti.

  1. Affermare che votare Si al Referendum sia giusto (come io ho fatto), è atto di trasparenza. Non è che mi puoi dire anche come scrivere: semmai contesta il merito, ma senza acrimonia!
  2. Infatti subito dopo ho spiegato perché ho maturato questa scelta, e tra i motivi ho messo proprio il dibattito che da 30 anni si svolge in Italia. Non dai tempi di Berlusconi, come erroneamente hai scritto, ma proprio dai tempi della commissione Bozzi e poi della Commissione De Mita. Quando il PCI ed Ingrao pensavano che occorresse togliere il Senato. Non 30 anni dunque, ma addirittura di più…
  3. Altra inesattezza: il referendum non è obbligatorio. Ma è giusto farlo. In ogni caso la Costituzione (per fortuna!) non è immodificabile. Infatti la stiamo modificando per migliorarla.
  4. Superare il bicameralismo è una cosa intelligente perché non è vero che garantisce la democrazia: la storia dimostra che serve a far melina. Che ce ne dobbiamo fare di due camere che fanno lo stesso lavoro con la stessa maggioranza?
  5. Che vuol dire che si vuole rafforzare l’esecutivo per essere poi “senza opposizione”? Mai scritta una cretinata simile. Il premio di maggioranza non c’entra con la Riforma (è semmai questione di legge elettorale). Rafforzare l’esecutivo significa dare certezza di tempi all’iter parlamentare ed evitare i decreti legge che sono una vera schifezza. Altro che motivazioni banali: sono obiettivi condivisi da tutti.
  6. Infine con la Riforma si risparmia mezzo miliardo di euro che non mi pare poca cosa. Senza calpestare la dignità degli eletti: in parlamento, nelle regioni e nei comuni.

Insomma, motivazioni sacrosante ed incontestabili. Che per ragioni di facilità di lettura su FB ho sintetizzato. In ogni caso mi aspetto sempre rispetto perché non sempre si ha il coraggio di metterci la faccia su questi argomenti (e per intenderci: non c’è nessuno che mi possa dare ordini di scuderia!).

Con amicizia, Nicola

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