martedì, Aprile 16, 2024
Google search engine
HomeCronacaResto lontano dalla deriva populista e forcaiola.

Resto lontano dalla deriva populista e forcaiola.

sala dercole

Non ci sto, non ho fatto parte nel ’92 al coro dell’indignazione popolare nei confronti dei massimi politici della prima Repubblica e non farò parte della massa forcaiola di oggi. No, non credo che i processi sommari, i processi di massa e la “dittatura” degli intestini possa minimamente essere da motore per il cambiamento  e ne, tantomeno, per il miglioramento della società.

Non mi piacciono tutti quelli che confondono un avviso di garanzia con un verdetto di colpevolezza, non amo le urla della massa fino a ieri silente e accondiscendente con il potere e non credo che la “folla” ha sempre ragione. Credo nello Stato di Diritto dove le regole dettano modi e tempi per il giudizio e credo che quest’ondata di politica affidata alla Magistratura non porterà necessariamente a soluzioni.

Nel ’92 con “mani pulite” (che fu un momento importante per la vita democratica italiana) scomparvero i partiti del pentapartito e i massimi esponenti politici. Il reato penale è personale e quindi, già allora, si comprese che la Magistratura agiva ed agisce per punire i reati ed agisce nel suo ambito che è, appunto, quello della Giustizia. Deve farlo senza essere assoggettata dal potere politico e nella piena autonomia e gli italiani insieme ai mestieranti della demagogia e del populismo devono imparare in fretta a comprendere le modalità del Diritto. Avviso di garanzia, richiesta di rinvio a giudizio, rinvio a giudizio e i tre gradi di giudizio sono l’impianto dello Stato di Diritto e va difeso in ogni modo.

Purtroppo tanta politica affonda negli intestini della gente ignorante per procurarsi consensi a basso costo. La deriva demagogica e giustizialista sempre presente nelle posizioni del movimento 5 stelle, sempre presente nei “salvini”, sempre presente durante le fasi di “crisi di sistema” è pericolosa e grave perché rischia di concedere troppo a chi delle regole democratiche e dello stato di diritto non solo non è interessato ma vorrebbe trasformarlo in qualcos’altro.

Troppo facile e troppo crudele crocifiggere chi si ritrova con un avviso di garanzia, con una richiesta di rinvio a giudizio, con un rinvio ed anche con una condanna in primo grado. Troppo facile anche perché, poi negli anni, quando arrivano le sentenze definitive si dimenticano le assoluzioni e si mettono in “nove colonne” solo le condanne.

Io sono garantista, credo nello Stato di Diritto, credo nella Magistratura e credo che fino a sentenza definitiva l’operazione linciaggio è solamente una pratica crudele e medievale e non la sposerò mai. Marco Pannella ne ha fatto una battaglia ma per la sua morte, dopo le dichiarazioni ipocrite di tanti, nulla rimane se non il solito velenoso urlo: “alla forca, alla forca”.

(mAd)

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments