venerdì, Aprile 19, 2024
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HomeDai lettoriRiceviamo e pubblichiamo una considerazione di Antonio Coniglio.

Riceviamo e pubblichiamo una considerazione di Antonio Coniglio.

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Riflessioni da “Villa Pennisi in musica”. Recuperare l’anima popolare, introdurre l’elemento culturale, occuparsi di Europa.

Del carnevale degli anni precedenti, rimarranno le opere dei maestri della cartapesta e dei maestri delle macchine in fiore ma tutto il resto andrà ricostruito da zero. Va recuperata l’anima popolare: introdurremo la “cassariata”, chiameremo i cantastorie(gli abatazzi), riscopriremo i giochi popolari. Va fatto uno sforzo per rilanciare la tradizione dei gruppi in maschera a trazione popolare e rivedere lo stesso repertorio musicale(ormai datato). Non ci possono essere più spettacoli di basso cabotaggio ma occorrerà puntare su pochi grandi eventi. Soprattutto andrà inserito un percorso culturale.

Quest’anno ricorre il centenario della grande guerra. In tutta Europa, si organizzano percorsi per affermare i valori dell’antimilitarismo, ricordare come proprio l’Europa unita fu (è) la garanzia della pace e dello sviluppo economico, capace di superare i particolarismi nazionali. Vorrei che anche il carnevale di Acireale si occupasse di questo con percorsi a tema. Ciò, come ci dice la lezione del suo rogo, è oggi l’essenziale(il superfluo va bruciato). Spero che i cittadini misurino la loro creatività su questa linea programmatica, con la quale farà i conti la direzione artistica.

Scrivo questa breve riflessione mentre ascolto la musica sublime di Villa Pennisi. Sembra di essere da un’altra parte del mondo. Anche questa è Acireale.

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