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Rifiuti, non basta tirare a campare

Avere ereditato dall’amministrazione Barbagallo un sistema di raccolta differenziata in grado di produrre risultati superiori al 65%, con un’esponenziale crescita dei ricavi della raccolta e proporzionale diminuzione della tassa sui rifiuti, non sono assolutamente sufficienti.

L’immobilismo dell’amministrazione Ali, unito ad una gestione incompetente, confusionaria ed incerta dell’assessorato all’Ambiente, sta facendo compiere alla gestione complessiva del ciclo integrato dei rifiuti nella nostra Città significativi passi indietro che sono sotto gli occhi di tutti.


Al di là del fisiologico e progressivo miglioramento nella presenza di microdiscariche in città, di certo non conseguente a iniziative (assolutamente inesistenti) dell’attuale gestione dell’assessorato all’Ambiente, manca invece una seria programmazione dei controlli sulla raccolta e sui conferimenti.

Tutto è affidato solo a iniziative estemporanee che confondono i cittadini, non migliorano la raccolta e non avviano seri percorsi di educazione ambientale.

Sono emblematici di questa dannosa gestione alcuni dati:

  • L’aumento della produzione del secco indifferenziato raccolto il martedì, conseguenza dell’assenza di adeguati controlli e di costanti informazioni ai cittadini.
  • Il mancato avvio delle nuove domande di adesione al Compostaggio domestico. Ci sono almeno un centinaio di nuove domande di adesione che non hanno ricevuto alcuna comunicazione, né sull’avvio dei corsi, né sulla consegna delle compostiere. È evidente il danno prodotto alla città poiché anche l’umido comporta un costo di conferimento e consegnarne meno evidentemente produrrebbe conseguenti risparmi. 
  • L’assenza del benché minimo controllo, neanche a campione, sui cittadini già aderenti e praticanti il compostaggio nel 2018.
  • La mancata preventiva e tempestiva informazione sul nuovo posizionamento dei contenitori per la raccolta degli indumenti usati con un conseguente calo della produzione e aumento della frazione secca del rifiuto.
  • L’assenza di iniziative per il miglioramento della qualità della raccolta della carta. Ed infatti, mentre a fronte delle grandi quantità prodotte il consorzio nazionale di filiera (COMIECO) continua a riservare alla nostra città una grande attenzione tanto da far fare tappa ad Acireale al Palacomieco (dal 28 al 31 marzo), sul fronte dell’incasso dei corrispettivi non si registrano miglioramenti. Anche qui per l’incapacità di assumere decisioni: o procedere con una gara per l’affidamento del servizio di selezione della carta oppure eseguire stingenti controlli per evitare che la carta venga conferita in buste di plastica.
  • Nessuna notizia sulla realizzazione del CCR. La questione pare ormai scomparsa dai radar salvo apprendere che dopo un anno dall’approvazione in consiglio del progetto, il responsabile del procedimento dispone l’affissione dei manifesti murari. Chi è responsabile di questo ritardo? Chi ne paga le conseguenze? In che fase si trova il relativo procedimento?
  • Il mancato progressivo completamento delle forniture previste in appalto, specie sui cestini gettacarte.
  • Il silenzio sulle procedure di avvio della tariffazione puntuale.

Tutto questo a tacer d’altro di cui ci sarà certamente occasione di parlare.

Adesso occorrono fatti conseguenti per non pregiudicare ulteriormente il lavoro svolto.

I risultati che negli ultimi anni ha raggiunto la Città e che l’hanno posta ai vertici della classifica dei comuni sopra i 50.000 abitanti per percentuale di raccolta differenziata, impongono che non si debba accettare nessun arretramento figlio di improvvisazione e inadeguatezza.

Sono in gioco gli interessi della Città e dei suoi cittadini.

(Avv. Francesco Fichera)

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