S. Maria La Scala – Davanti alla tragedia che inghiotte giovani vite bisogna sapere rispettare il codice del silenzio. Quelle regole interiori che sanno frenare la bramosia di conoscere ogni dettaglio, di sapere di piĆ¹, di slanciarsi in analisi e convinzioni.
Davanti alla tragedia che inghiotte giovani vite bisogna ricordarsi che il cuore dei genitori non avrĆ pace, non troverĆ il conforto e le urla non aiutano a vivere con sincera discrezione il lutto, la perdita, l’assenza.
Davanti alla tragedia bisogna avere sempre presente che nulla consola, niente sostiene se non l’amore dei cari, l’abbraccio sincero, gli occhi che possono dire un’infinitĆ di cose racchiuse dentro il silenzio.
Davanti alla tragedia di S.Maria la Scala sospendiamo le parole intorno al carnevale, intorno alle dinamiche che crediamo giuste e quelle che consideriamo sbagliate. Davanti alla tragedia bisogna coltivare il silenzio, contenere gli impulsi, resistere e proteggere il dolore degli altri e collettivo.
Davanti alla tragedia, mettiamo una lacrima perchĆØ, a volte, le parole sono sempre superflue e inutili.
Shhhhhh, silenzio le famiglie sono dentro la tragedia e noi tutti ne condividiamo il dolore. Noi padri, noi figli, noi umani. Silenzio davanti alla tragedia. Il mare a S. Maria la Scala ĆØ nero e cosƬ sarĆ per molto tempo ancora. Shhhhh, silenzio.
(mAd)